Binance perde il 16% della quota di mercato: cosa sta succedendo?

Sauro Arceri
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Da quando ha posto fine alle commissioni zero sulle coppie di Bitcoin e dopo la causa intentata dalla Commodity Futures and Trading Commission (CFTC) statunitense contro l’azienda, Binance ha perso una considerevole fetta dei suoi volumi di trading totali.

Questo è quanto emerge dall’ultimo post sul blog della società di analisi delle criptovalute Kaiko, secondo cui la quota di mercato di Binance è scesa addirittura del 16%.

A questo proposito, Kaiko osserva che Binance rimane di gran lunga il più grande exchange di criptovalute al mondo per volumi di trading totali, mantenendo una posizione dominante con il 54% della quota di mercato.

Nessuno dei 17 exchange analizzati dalla società di analisi delle criptovalute è riuscito a conquistare una quota di mercato superiore a quella degli altri concorrenti. Questo perché, secondo Kaiko, “il volume in eccesso di Binance non è stato trasferito altrove ma è in gran parte svanito”.

Le autorità di regolamentazione statunitensi stanno aumentando la pressione sulle società di criptovalute americane


La CFTC ha annunciato un’azione legale contro Binance la scorsa settimana, sostenendo che l’exchange ha operato in maniera illegale.

Negli ultimi tempi, le autorità di regolamentazione statunitensi stanno perseguendo altri importanti operatori di criptovalute con sede negli Stati Uniti.

Coinbase ha recentemente ricevuto un avviso di Wells dalla Securities and Exchange Commission (SEC) in merito alle violazioni della legge sui titoli. Un avviso di Wells è essenzialmente un avvertimento che indica che l’agenzia intraprenderà presto un’azione di regolamentazione.

Altre aziende hanno invece terminato le loro attività negli Stati Uniti. Il mese scorso, Kraken ha chiuso il suo programma di staking dopo aver pagato una multa alla SEC per presunte violazioni della legge sui titoli.

La settimana scorsa Bittrex ha chiuso completamente le sue operazioni negli Stati Uniti a causa dell’incertezza normativa.

Binance.US guadagna terreno su Coinbase


Nonostante il calo della quota di mercato della società madre Binance, la piattaforma statunitense dell’exchange di criptovalute, Binance.US, sta guadagnando terreno su Coinbase. Secondo Kaiko, durante il primo trimestre:

“La quota di mercato di Coinbase è scesa da una media settimanale del 60% ad appena il 49%… Sorprendentemente, Binance.US ha recuperato ampiamente la situazione, nonostante la causa legale intentata contro l’entità globale. La sua quota di mercato è infatti triplicata, passando da appena l’8% a oltre il 24%”.

Questo potrebbe suggerire che la recente perdita delle quote di mercato da parte di Binance, potrebbe avere a che fare più con la rimozione delle commissioni di trading zero sulle coppie di BTC che non con i timori circa le recenti pressioni normative negli Stati Uniti.

Dopotutto, se le preoccupazioni sulla regolamentazione degli Stati Uniti pesassero realmente sui volumi di trading di Binance, Binance.US sarebbe la prima piattaforma dalla quale ci si aspetterebbe un calo dei volumi.

I volumi di trading delle criptovalute calano, un segnale preoccupante?


La fine del trading a commissioni zero sulle coppie di BTC voluta da Binance, ha coinciso con un calo sostanziale dei volumi complessivi del mercato.

Secondo The Block, la società di analisi dei dati e delle notizie sulle criptovalute, la media mobile a sette giorni dei volumi era di circa 22,5 miliardi di dollari nella giornata di lunedì, in netto calo rispetto ai circa 46 miliardi di dollari di metà marzo.

I volumi più bassi arrivano in un momento in cui Bitcoin e gran parte del mercato delle criptovalute, nelle ultime settimane, hanno avuto un andamento per lo più laterale, anche se con una tendenza al rialzo.

Alcuni potrebbero considerare il calo dei volumi come un segnale ribassista che indica che la domanda si sta affievolendo, ma molti analisti si aspettano che i venti di coda macro mantengano sostenuta la domanda di criptovalute per il prossimo futuro.

Questi venti di coda macro includono un mix di scommesse sul fatto che la Fed non farà altre strette e che presto taglierà i tassi, il che è positivo per le criptovalute, e le preoccupazioni per una crisi bancaria, che stanno spingendo verso l’alto la domanda di un sistema finanziario alternativo decentralizzato, cosa che le criptovalute rappresentano ampiamente.

 

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