Cameron Winklevoss propone l”offerta finale’ per Genesis

Sauro Arceri
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Il noto miliardario e cofondatore della piattaforma crittografica Gemini, Cameron Winklevoss, ha compiuto una mossa audace nella complessa ristrutturazione della società di prestiti di criptovalute Genesis.

In una lettera aperta indirizzata a Barry Silbert, fondatore di Digital Currency Group (DCG), che possiede Genesis e Grayscale, Winklevoss ha presentato ciò che ha definito la sua “migliore e ultima offerta” per risolvere la situazione.

La proposta di Winklevoss comprende 1,5 miliardi di dollari di pagamenti anticipati e nuovi prestiti per affrontare il fallimento di Genesis


Nello specifico, il piano prevede un pagamento anticipato di 275 milioni di dollari, una tranche di debito da 355 milioni di dollari con scadenza a due anni e una tranche di debito da 835 milioni di dollari con scadenza a cinque anni.

Secondo la proposta, DCG conserverebbe i proventi della vendita di Genesis Global Trading, mentre i creditori riceverebbero fondi dalla cessione di altre società di Genesis. Il termine ultimo per accettare l’accordo è stato fissato per le ore 16:00 del 6 luglio, un’importante scadenza per le parti coinvolte.

Nella lettera inviata da Winklevoss, inoltre, si legge:

“Scrivo per informarvi che i vostri giochi sono finiti. Oltre a trascinare una risoluzione, hanno fatto lievitare le spese professionali a oltre 100 milioni di dollari, tutti destinati ad avvocati e consulenti, a spese dei creditori e degli utenti del programma Earn”.

Il fallimento di Genesis ha avuto un pesante impatto sui clienti dell’exchange Gemini, che si sono trovati con circa 900 milioni di dollari bloccati nel programma Earn. Questo programma consentiva ai clienti di prestare le loro criptovalute a Genesis, che a sua volta avrebbe investito il capitale e pagato agli investitori gli interessi.

La società di prestiti, però, ha sospeso i prelievi a novembre, dopo il crollo dell’exchange FTX, rivelando di avere 175 milioni di dollari bloccati sul conto di trading FTX e tentando invano di raccogliere 1 miliardo di dollari dagli investitori.

A fine gennaio, Genesis ha presentato istanza di protezione dal fallimento ai sensi del Capitolo 11, includendo nella dichiarazione di fallimento sia Genesis Global Holdco LLC che le controllate Genesis Global Capital LLC e Genesis Asia Pacific Pte.

Nonostante i mesi di negoziati, Genesis non ha ancora raggiunto un accordo con i creditori, portando a ritardi e tensioni tra le parti interessate. Il procedimento è stato reso ancora più complicato dalle azioni legali della Securities and Exchange Commission, che ha citato in giudizio la società riguardo al suo programma di prestiti ai clienti, Earn.

A giugno, un giudice fallimentare ha concesso a Genesis un prolungamento per presentare una proposta di rimborso riveduta, portando il termine al 2 agosto 2023, invece del previsto 27 agosto. Questa proroga è subordinata alla collaborazione continua della società con il Comitato ufficiale dei creditori non garantiti nel formulare un piano. Tuttavia, se le discussioni si interromperanno, il Comitato potrà richiedere l’interruzione anticipata del periodo di deposito, previo preavviso di sette giorni.

 

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