Crypto.com riceve l’approvazione VASP dalla Banca Centrale d’Irlanda

Aniello Raul Barone
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La CBI rilascia il VASP a Crypto.com

L’industria delle criptovalute in Irlanda continua a espandersi: l’11 giugno la Banca Centrale d’Irlanda (CBI) ha concesso l’approvazione di Virtual Asset Service Provider (VASP) all’exchange di criptovalute Crypto.com.

L’acquisizione del VASP da parte di Crypto.com consentirà all’azienda di ampliare la propria offerta nel Paese, includendo scambi di criptovalute e wallet fiat.

La nuova approvazione VASP di Crypto.com in Irlanda


Con questa nuova approvazione, Crypto.com si unisce a un gruppo selezionato di società di criptovalute regolamentate dalla Banca Centrale d’Irlanda.

L’elenco dei VASP registrati in Irlanda comprende ora importanti operatori del settore, come Coinbase, Ripple, l’exchange Gemini dei fratelli Winklevoss, MoonPay e la piattaforma di custodia Zodia di Standard Chartered.

Al 7 giugno, l’Irlanda ha approvato 15 entità come VASP, dimostrando la sua posizione progressista nei confronti della regolamentazione degli asset digitali. Nel 2024, la CBI ha approvato quattro nuovi VASP, tra cui Foris DAX Global, Fortuna Digital Custody, Ramp Swaps e Crypto.com.

Mentre molte società di criptovalute stanno consolidando la loro presenza in Irlanda, alcune hanno scelto di uscire dal mercato. Circle Internet Financial, la società dietro la stablecoin USD Coin (USDC), ha annunciato a maggio l’intenzione di tornare negli Stati Uniti e abbandonare l’Irlanda.

Ciononostante, l’Irlanda continua ad attrarre società importanti come Coinbase, che ha scelto il Paese come hub europeo per le criptovalute per conformarsi al regolamento sui mercati degli asset crittografici (MiCA).

Crypto.com ha ottenuto l’approvazione del VARA


Al di fuori dell’Irlanda, Crypto.com ha annunciato che la sua entità con sede a Dubai ha ottenuto la piena approvazione operativa da parte della Virtual Assets Regulatory Authority (VARA) e inizierà i servizi rivolti agli investitori istituzionali.

Questa pietra miliare fa seguito al soddisfacimento da parte di Crypto.com dei requisiti pre-operativi della VARA nel novembre 2023 e segna il primo exchange globale di criptovalute autorizzata a operare con valuta fiat negli Emirati Arabi Uniti.

Crypto.com ha ottenuto altre importanti licenze, tra cui quella di Major Payment Institution (MPI) per i servizi di Digital Payment Token (DPT) dall’Autorità Monetaria di Singapore e la registrazione come Digital Asset Service Provider (DASP) da parte dell’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in Francia.

Inoltre, Crypto.com prevede di lanciare ulteriori prodotti per i clienti retail, tra cui l’App Crypto.com. Altre approvazioni includono l’autorizzazione di Electronic Money Institution (EMI) da parte della Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito.

Il “mistero manifesto” di Crypto.com


Crypto.com si sta posizionando come uno dei “nuovi volti” nel settore delle criptovalute, anche se in realtà l’azienda rappresenta una sorta di “mistero manifesto”, in quanto è un’entità ben presente nello spazio crypto ma non possiede un volto ben definito.

Originariamente chiamato Monaco, l’exchange è stato fondato nel 2016 a Hong Kong dall’imprenditore di origine polacca Kris Marszalek, che sembra avere alle spalle un passato alquanto movimentato.

A differenza dei CEO di altri grandi exchange di criptovalute, come Sam Bankman-Fried, Changpeng Zhao e Brian Armstrong, Marszalek non è mai stato un personaggio appariscente. Come lui, inoltre, anche la sua società riesce a muoversi in modo da passare inosservata, ma attenta a rimanere sempre entro i parametri delle norme e dei regolamenti.

Durante la corsa alle criptovalute del 2017, l’exchange ha raccolto fondi dal pubblico tramite un’offerta iniziale di monete (ICO), creando e vendendo un proprio token digitale. L’anno seguente la società è riuscita ad aggiudicarsi l’ambito nome di dominio Crypto.com, acquistandolo per una cifra non rivelata.

L’attività principale di Crypto.com è quella di fungere da intermediario per le persone che comprano e vendono criptovalute, ma offre anche altri prodotti finanziari, tra cui le carte Visa per criptovalute.

L’azienda, che ora ha sede a Singapore, ha fatto il grande salto nel ciclo di mercato 2021-22


Alla fine del 2021, ha acquistato i diritti di denominazione dell’allora Staples Center di Los Angeles, nell’ambito di un accordo ventennale da 700 milioni di dollari, ha firmato accordi di sponsorizzazione con la Ultimate Fighting Championship (UFC) e la Formula 1 e ha lanciato la campagna pubblicitaria “La fortuna favorisce i coraggiosi“, che inizialmente aveva come protagonista Matt Damon.

Successivamente, anche se in maniera non del tutto perfetta, Crypto.com è riuscita a superare anche la tempesta del crollo delle criptovalute.

Infatti, nel novembre 2022 la società ha inviato per errore circa 400 milioni di dollari al conto sbagliato, spingendo alcuni utenti a ritirare il proprio denaro dalla piattaforma. All’inizio del 2023 ha licenziato il 20% dei suoi dipendenti, dando la colpa alle difficoltà economiche e al crollo di FTX.

Negli Stati Uniti, Crypto.com è riuscita a evitare gran parte delle ripercussioni che i suoi concorrenti hanno dovuto affrontare. Mentre la Securities and Exchange Commission ha perseguito Coinbase e Kraken per aver gestito scambi di titoli non registrati, non ha fatto un cenno nei confronti di Crypto.com.

Finora, Crypto.com ha evitato di farsi notare ma ha conservato la determinazione di andare avanti, sia a voce che in silenzio, e questo l’ha portata a cercare di capitalizzare la recente Bull Run del mercato.

Bitcoin è di nuovo in ascesa e lo è anche Crypto.com. L’azienda adesso sta assumendo di nuovo, sta facendo di nuovo pubblicità in modo aggressivo e sta parlando molto delle sue prospettive commerciali – il suo CEO, Marszalek, ha detto a Bloomberg in aprile che stava cercando di triplicare il numero di utenti registrati.

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