I Net Short di Bitcoin raggiungono la cifra record di 7,5 miliardi di dollari

Aniello Raul Barone
| 3 min read

BTC: record degli interessi Net Short

Di recente, i futures su Bitcoin hanno registrato un sostanziale incremento degli interessi netti a breve termine (net-short). Questo è da attribuire principalmente alla crescente popolarità di una strategia neutrale al mercato nota come trading di base (Basis Trading).

Il trading di base, definito anche come trading cash-and-carry, è una strategia di arbitraggio finanziario che mira a capitalizzare le discrepanze tra i mercati spot e i futures.

L’investitore che attua questa strategia nel mercato dei futures, trae profitto dall’apparente differenza di prezzo, in termini relativi, tra le posizioni corte in future e le posizioni lunghe in cash.

La strategia risulta vantaggiosa se il prezzo di acquisto (o vendita) dell’attività sottostante e il costo del suo finanziamento fino alla scadenza sono inferiori (o superiori in caso di vendita) rispetto al prezzo del futures.

Questa particolare strategia di trading rappresenta probabilmente una parte significativa degli interessi corti (net-short) nei circa 18.000 contratti futures del CME Bitcoin. Il responsabile dei mercati presso il prime broker FalconX, Ravi Doshi, ha dichiarato a Bloomberg:

“La popolarità del basis trading può essere osservata attraverso gli interessi corti sui futures CME BTC detenuti dagli hedge fund. Attualmente ci sono oltre 7,5 miliardi di dollari in futures net-short”.

“Nel 2021, quando la base di Bitcoin era significativamente più alta di adesso, il picco di posizioni corte era di soli 2 miliardi di dollari”.

La strategia del trading di base guadagna popolarità nel settore delle criptovalute


La strategia del trading di base ha cominciato a guadagnare terreno nel settore delle criptovalute dopo il lancio degli ETF spot su Bitcoin, avvenuto agli inizi di gennaio.

I trader possono ora acquistare questi ETF e vendere futures che rappresentano Bitcoin a prezzi più alti, traendo profitto dalle differenze di prezzo.

La disponibilità degli ETF ha semplificato l’esecuzione di questa operazione, che può essere condotta attraverso broker regolamentati, semplificando così la cosiddetta strategia cash-and-carry anche nei mercati delle criptovalute.

L’aumento dell’interesse per i futures si allinea con la ripresa della domanda di ETF Bitcoin spot, che complessivamente detengono oltre 61 miliardi di dollari di asset.

Tuttavia, sebbene il trading di base goda attualmente di una certa popolarità, non deve essere identificato come il motore principale degli afflussi di capitale verso gli ETF. L’analista senior di K33 Research, Vetle Lunde, ha affermato:

“Il punto di vista popolare secondo cui i flussi verso gli ETF sono compensati dagli short del CME è sbagliato. La domanda organica direzionale è la fonte principale del forte flusso agli ETF, non i trader motivati dall’arbitraggio del premio sui futures”.

La base, che rappresenta la differenza tra i prezzi spot e quelli dei futures, è stata sostanzialmente più alta dalla fine di novembre fino alla metà di marzo, con una media di circa il 20% su base annua e una piccola flessione a febbraio.

Da allora, il premio si è aggirato tra l’11% e il 16% nelle ultime settimane, prima di scendere a circa il 6% al momento.

Il trading di base complica il panorama dei flussi di ETF


Tuttavia, la popolarità del trading di base può complicare l’interpretazione dei dati sui flussi degli ETF a breve termine quando si valuta l’interesse degli investitori per la relativa asset class.

Secondo i dati di Farside Investors, mentre gli ETF hanno registrato afflussi netti significativi di 15,6 miliardi di dollari dal loro lancio a gennaio, nella giornata di lunedì 10 giugno hanno registrato deflussi di 65 milioni di dollari.

Inoltre, Ravi Doshi di FalconX ha aggiunto:

“Gli afflussi netti degli ETF Bitcoin spot vengono esaminati quotidianamente, ma non sempre questi afflussi rappresentano una domanda organica di BTC”.

Nella settimana precedente, gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato costantemente forti afflussi, con afflussi netti in ogni giorno di negoziazione.

L’analista di ricerca presso la società di investimenti in asset digitali Fineqia International, Matteo Greco, in una recente nota ha dichiarato che l’afflusso netto totale della settimana è stato di circa 1,83 miliardi di dollari, raggiungendo livelli di domanda che non si vedevano dall’inizio di marzo.

L’afflusso netto cumulativo, dal momento dell’approvazione di questi ETF fino a oggi, ha raggiunto un livello record di circa 15,7 miliardi di dollari.

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