Ethereum torna a crescere? Ecco 5 criptovalute da considerare

Gaia Tommasi
| 4 min read

Ethereum

Giovedì scorso, in tarda serata, è arrivato il sì dalla SEC – Securities and Exchange Commission – per il tanto atteso ETF Spot su Ethereum. Dopo il via libera dell’ente regolatore americano per ben otto ETF, il valore di ETH non è decollato.

Come in molti si aspettavano Ethereum non ha reagito con un forte aumento, probabilmente perché la notizia era già stata prezzata nei giorni prima. Invece di salire, ha subito un calo del 2,5% in 24 ore, scivolando sotto il livello di 4.000 dollari e toccando i 3.656 dollari.

Un comportamento che ricorda quello di Bitcoin quando sono stati approvati gli ETF Spot a gennaio. Dopo un primo rialzo a 48.900 dollari in seguito all’annuncio, BTC ha ritracciato a 42.200 dollari: un perfetto scenario “compra con i rumors, vendi con le notizie”.

BTC
Il calo di BTC dopo l’approvazione degli ETF Spot

Ethereum, dopo un’approvazione che in teoria avrebbe dovuto aumentarne subito il valore, si è trovato in una fase di stallo e nei giorni scorsi ha avuto persino un deprezzamento.

La criptovaluta di Vitalik Buterin si è però subito ripresa andando a conquistare quota 3.900 dollari, alimentando aspettative rialziste. Di seguito il grafico di ETH fornito da CoinMarketCap.

Cosa possiamo aspettarci ora dopo il sì della SEC?


L’approvazione dell’ente regolatore non solo ha segnato un evento storico per il settore, ma chiarirebbe anche lo status di ETH. Secondo Consensys, la SEC ora riconosce Ethereum come commodity. Una classificazione che semplifica il quadro normativo e incoraggia l’adozione di prodotti basati sugli asset crypto.

Gli investitori però dovranno attendere ancora un po’ prima di poterli negoziare. Manca infatti ancora un ultimo ostacolo, ovvero l’approvazione del modulo S-1. Secondo James Seyffart, analista di ETF presso Bloomberg, potrebbe essere concesso tra un paio settimane. La negoziazione di questi nuovi prodotti finanziari potrebbe quindi iniziare molto presto.

Gli investitori stanno attendendo la disponibilità degli ETF sul mercato, dato che i fondi potrebbero attirare nuovi capitali istituzionali, rafforzando la liquidità e la stabilità del mercato dell’asset crypto.

Secondo JPMorgan, gli ETF su ETH potrebbero essere lanciati prima di novembre, in linea con il fervore politico delle elezioni presidenziali statunitensi del 2024.

Inoltre, le previsioni su ETH dopo il lancio degli ETF sul mercato sono bullish. Ad esempio, Brian Russ, gestore di BMO Financial Group, stima che l’asset potrebbe raggiungere i 60.000 dollari entro il 2033, mentre CrediBULL Crypto prevede ch Ethereum potrebbe raggiungere i 20.000 dollari quest’anno.

Inoltre, Standard Chartered Bank prevede afflussi di 15-45 miliardi di dollari in seguito al debutto sul mercato degli ETF. Il prezzo di ETH potrebbe quindi essere spinto a 8.000 dollari entro la fine dell’anno.

Da queste previsione, si percepisce un forte entusiasmo per l’introduzione degli ETF sull’ecosistema di Ethereum. Non solo attireranno nuovi investitori sul mercato, ma probabilmente apriranno la strada al lancio di altri ETF, come quelli basati su Solana.

Ethereum: 5 alternative da considerare


ETH

Ethereum potrebbe subire delle correzioni nelle prossime settimane, ma sono presenti alcuni progetti crypto da tenere d’occhio.

Stargate Finance (STG): un innovativo protocollo di interoperabilità

Stargate Finance (STG) è una piattaforma innovativa che affronta il trilemma della blockchain, offrendo transazioni decentralizzate, sicure e veloci. Consente agli utenti di effettuare transazioni tra diverse blockchain come Ethereum, Avalanche e Polygon attraverso i suoi protocolli DeFi e DApps.

STG è il token nativo della piattaforma. Serve sia come token di governance che come utility token. Gli utenti possono metterlo in staking per partecipare alla governance del protocollo e guadagnare ricompense. Negli ultimi 7 giorni, il token ha guadagnato più del 10%.

Litentry (LIT): un protocollo blockchain incentrato sulla gestione dell’identità

Litentry è una piattaforma specializzata nella gestione decentralizzata delle identità, concepita per ecosistemi multi-chain come Polkadot e le piattaforme EVM. Utilizza tecnologie avanzate come Trusted Execution Environment (TEE) e Verifiable Credentials (VC) per fornire una soluzione di autenticazione robusta e personalizzabile.

Il suo token nativo è LIT. Negli ultimi 30 giorni ha guadagnato quasi il 7% e il suo market cap si attesta ora a 61 milioni di dollari.

Chainge (XCHNG): un protocollo DeFi ancora sottovalutato

Chainge Finance è una piattaforma DeFi che offre un wallet multi-chain che integra più di 55 reti compatibili con EVM e non. Consente agli utenti di effettuare transazioni in modo fluido e sicuro utilizzando la tecnologia DCRM (Distributed Control Rights Management) di Fusion.

XCHNG è il suo token nativo e consente l’accesso a vari servizi, oltre a permettere agli utenti di pagare varie fees su Chainge. Al momento il suo market cap è di circa 52 milioni di dollari e ha circa 1.605 titolari.

Dogeverse (DOGEVERSE): la prima meme coin multi-chian, in arrivo su DEX e CEX

Dogeverse è una nuova meme coin multi-chain a tema canino, disponibile su sei blockchain: Ethereum, Solana, Polygon, BNB Smart Chain, Avalanche e Base.

Al momento il progetto si trova in fase di prevendita, con più di 15 milioni di dollari già raccolti. Il token è disponibile al prezzo di 0,00031 dollari nel sito del progetto, ma presto raggiungerà il listino degli exchange, dove potrebbe aumentare notevolmente di valore.

WienerAI (WAI): il token per il trading di AI raggiungerà presto i $3 milioni


WienerAI è una meme coin incentrata sull’intelligenza artificiale. Il progetto offre funzionalità AI dedicate agli investitori e ai trader crypto.

WienerAI offre un bot di trading, funzioni di atomic swap, in modo che gli utenti possano acquistare (o vendere) direttamente qualsiasi crypto tramite l’app di WienerAI. Inoltre offrirà anche una funzione di protezione contro i bot e i trader che praticano il front-running, ovvero consentirà ai trader di effettuare operazioni prima che i bot possano sfruttare opportunità di arbitraggio tra piattaforme.

Anche questo progetto si trova ancora in fase di prevendita. Il token nativo del progetto è WAI ed è disponibile al prezzo di 0,00071 dollari nel sito del progetto. Finora sono stati raccolti oltre 3 milioni di dollari.

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