Google rimuove le app di Binance e di altri exchange crypto globali in India

Aniello Raul Barone
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Di recente, Google ha annunciato di aver rimosso dal suo Play Store in India diverse app di importanti exchange di criptovalute globali, tra cui Binance e Kraken. La decisione è stata presa in seguito alle accuse avanzate dalla FIU, la Financial Intelligence Unit indiana, secondo la quale gli exchange crypto operano “illegalmente”.

L’India è diventata una potenza Crypto ma vive ancora una situazione contraddittoria


L’India è diventata ormai il secondo mercato di criptovalute più grande a livello mondiale; soltanto nell’anno scorso infatti, nel periodo tra il mese di luglio 2022 e il mese di luglio 2023, il Paese ha gestito transazioni in criptovalute per un valore di circa 270 miliardi di dollari.

Anche il tasso di adozione delle criptovalute è in costante crescita, a dispetto dell’imposizione di tasse elevate e contrariamente alle tendenze mondiali.

Tuttavia, le autorità finanziarie indiane hanno assunto una posizione di scetticismo nei confronti delle criptovalute. Il governatore della Banca Centrale Indiana, Shaktikanta Das, è addirittura arrivato a chiedere al governo di vietare le criptovalute a livello generale, paragonandole al “gioco d’azzardo” e ritenendole una potenziale minaccia per la stabilità finanziaria.

Questa situazione, a dir poco ambigua, non ha impedito alla Reserve Bank of India (RBI), la banca centrale indiana, di lanciare la sua CBDC: la rupia digitale.

Secondo il ministro delle finanze indiano, Nirmala Shitaraman, la rupia digitale contribuirà a migliorare l’efficienza del sistema di gestione della valuta, riducendone al tempo stesso i costi. Inoltre, la speranza è che la rupia digitale possa rappresentare una valida alternativa alle criptovalute.

L’adozione delle criptovalute rimane in aumento


Nonostante il quadro generale in India sia tendenzialmente sfavorevole, l’adozione delle criptovalute nel Paese è in costante aumento. Come misura di deterrenza, il governo ha introdotto una dura politica fiscale, applicando un’imposta del 30% sui guadagni derivati dalle criptovalute e una tassa dell’1% su tutte le transazioni che coinvolgono asset digitali.

Questa politica, però, non ha dato i frutti sperati, anzi, ha acuito ancora di più il problema portando a una perdita pari a circa 420 milioni di dollari di potenziali entrate, dovuta al fatto che milioni di utenti indiani di criptovalute hanno trasferito le loro attività su piattaforme offshore, cioè con sede al di fuori del territorio nazionale.

Per cercare di frenare l’esodo degli utenti di criptovalute indiani, la Financial Intelligence Unit (FIU) non ha trovato nulla di meglio da fare se non attaccare gli exchange di criptovalute globali, accusandoli di operare illegalmente.

L’India blocca gli exchange di criptovalute offshore


Alla fine del mese scorso, la FIU ha sollevato dubbi sulla non conformità di queste aziende alle norme indiane contro il riciclaggio di denaro. Successivamente, anche Apple ha ritirato le loro applicazioni e diverse reti di telecomunicazione e fornitori di servizi Internet hanno iniziato a bloccare gli URL dei siti web degli exchange oggetto di accuse. L’elenco degli exchange colpiti comprende Huobi, Gate.io, Bittrex e Bitfinex.

Binance, uno dei principali operatori nello spazio delle criptovalute, ha riconosciuto la situazione, affermando che il blocco dell’IP riguarda solo gli utenti che tentano di accedere all’app store iOS indiano o al sito web di Binance dall’India. Tuttavia, gli utenti esistenti con l’app di Binance non sono interessati.

L’azienda ha sottolineato il suo impegno a rispettare le normative e le leggi locali, impegnandosi a comunicare costantemente con le autorità di regolamentazione per garantire la protezione degli utenti e il sano sviluppo del settore Web3.

Adesso, la comunità locale delle criptovalute ha chiesto al governo indiano di attuare una regolamentazione del settore, ma il quadro rimane ancora incerto.

Come riportato in precedenza, il governatore della Reserve Bank of India ha dichiarato che la sua posizione sulle criptovalute rimane invariata e continua a considerarle un problema che può squilibrare i mercati emergenti come l’India.

 

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