IBIT di BlackRock supera GBTC di Grayscale e diventa il più grande ETF spot su Bitcoin

Aniello Raul Barone
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L’IBIT di BlackRock è primo al mondo

Dalla sua quotazione negli Stati Uniti, avvenuta all’inizio del 2024, fino a oggi, l’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock ha conquistato il primato di ETF Spot su Bitcoin più grande al mondo, accumulando quasi 20 miliardi di dollari di patrimonio totale.

Secondo i dati compilati da HODL15Capital, martedì l’ETF di BlackRock deteneva 19,68 miliardi di dollari di Bitcoin, superando i 19,65 miliardi di dollari del Grayscale Bitcoin Trust.

Al terzo posto si colloca Fidelity Investments, con un’offerta di 11,1 miliardi di dollari.

Il lancio dell’ETF Bitcoin spot di BlackRock, insieme a quello di Fidelity, faceva parte di un gruppo di nove ETF che hanno debuttato l’11 gennaio, in concomitanza con la conversione del GBTC di Grayscale in ETF.

L’approvazione degli ETF Spot su Bitcoin ha segnato una tappa significativa per il settore delle criptovalute, rendendo Bitcoin più accessibile agli investitori e innescando un rally che ha visto la principale criptovaluta raggiungere la cifra record di 73.798 dollari a marzo.

L’ETF di BlackRock continua a registrare l’afflusso più elevato


Dal suo lancio, l’iShares Bitcoin Trust ha attirato il maggior afflusso, per un totale di 16,5 miliardi di dollari, mentre nello stesso periodo gli investitori hanno ritirato 17,7 miliardi di dollari dal fondo Grayscale.

Tra i possibili fattori che hanno contribuito ai deflussi da Grayscale vi sono le commissioni più elevate e le uscite degli arbitraggisti.

https://twitter.com/HODL15Capital/status/1795637263310954651

In particolare, secondo quanto riportato in un documento normativo di marzo, Grayscale ha espresso l’intenzione di lanciare un clone del suo fondo principale che dovrebbe avere commissioni più basse.

La Securities and Exchange Commission (SEC) ha approvato i primi ETF statunitensi su Bitcoin a pronti a gennaio, dopo di un’inversione di rotta da parte del tribunale nel 2023 in una causa intentata da Grayscale.

Grayscale aveva originariamente creato il Grayscale Bitcoin Trust nel 2013, che è stato ampiamente riconosciuto come il più grande veicolo del suo genere.

Tuttavia, la negoziazione delle azioni del prodotto chiuso si discostava spesso in modo significativo dal suo valore patrimoniale netto, il che ha spinto Grayscale a convertirlo in un ETF al fine di garantire la negoziazione alla pari.

Gli ETF Spot su Bitcoin sono tra i fondi di maggior successo della storia


Il gruppo di ETF Spot su Bitcoin, con un totale di 58,5 miliardi di dollari di attività ad oggi, è stato salutato come una delle nuove categorie di ETF di maggior successo.

Tuttavia, i critici sostengono che gli asset digitali volatili potrebbero non essere adatti a un’adozione diffusa, anche all’interno della struttura degli ETF.

Alcuni Paesi, come Singapore e Cina, hanno limitato o vietato l’accesso degli investitori alle criptovalute.

Il secondo gestore patrimoniale al mondo, Vanguard Group, ha dichiarato a gennaio di non avere in programma di offrire alcun prodotto legato alle criptovalute.

Il valore di Bitcoin è quadruplicato dall’inizio dell’anno scorso, in parte grazie all’introduzione degli ETF, segnando una forte ripresa dal profondo mercato orso sperimentato nel 2022.

La scorsa settimana, la SEC aveva anche segnalato la sua disponibilità ad autorizzare ETF Spot su Ethereum, la seconda criptovaluta per valore di mercato, e infatti il 23 maggio l’autorità di regolamentazione statunitense ha ufficialmente approvato le richieste 19b-4 di VanEck, BlackRock, Fidelity, Grayscale, Franklin Templeton, ARK 21Shares, Invesco Galaxy e Bitwise per l’emissione di ETF Spot su Ethereum.

In particolare, diversi emittenti di ETF hanno eliminato lo staking dalle loro modifiche finali.

Come riportato, la società di analisi Kaiko ha affermato che il prossimo ETF Spot su Ethereum di Grayscale potrebbe subire deflussi significativi, con una media di circa 110 milioni di dollari al giorno.

99Bitcoins e il nuovo progetto di un ecosistema Learn-to-Earn


Nel frattempo, gli investitori del settore delle criptovalute si stanno affollando sulla prevendita del nuovo progetto di criptovaluta 99Bitcoins (99BTC), che grazie a un innovativo meccanismo Learn-to-Earn ha lo scopo di trasformare il modo in cui gli utenti imparano a conoscere le criptovalute.

Grazie a questo sistema, gli utenti della piattaforma potranno migliorare le loro conoscenze e ottenere al tempo stesso dei guadagni grazie alla criptovaluta nativa della piattaforma, il token 99BTC, che oltre a sostenere il meccanismo di ricompense fornirà anche l’accesso a contenuti premium e a ulteriori vantaggi all’interno della comunità.

La piattaforma 99Bitcoins opera da più di dieci anni nel settore della formazione finanziaria in ambito crypto, dove ha acquisito una reputazione e una posizione di leadership. Non stupisce affatto, quindi, che la prevendita abbia riscosso un enorme successo e, fino a questo momento, abbia raccolto più di 1,7 milioni di dollari.

Attualmente, i token 99BTC sono disponibili al prezzo competitivo di 0,00107 dollari ciascuno; partecipare adesso significa avere ancora l’opportunità di posizionarsi come early adopters nel progetto e assicurarsi un sostanziale guadagno al momento della quotazione ufficiale sugli exchange.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

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