Il giudice si pronuncia contro FTX nel caso di mediazione fallimentare di Genesis

Sauro Arceri
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Un giudice ha stabilito che FTX non potrà partecipare alla mediazione tra il prestatore di criptovalute Genesis Global, ora fallito, e la sua società madre, il conglomerato di criptovalute Digital Currency Group (DCG) di Barry Silbert.

Come riferito lunedì da Bloomberg, nella sentenza emessa, il giudice fallimentare statunitense Sean Lane ha deciso di non includere FTX nelle trattative di accordo in cui Genesis e i suoi principali creditori, insieme a DCG, mirano a sviluppare una proposta di pagamento riveduta.

La proposta servirà come base per un piano di bancarotta ai sensi del Capitolo 11, per rimborsare i numerosi creditori di Genesis.

La decisione del giudice ha respinto le obiezioni di FTX e di alcuni clienti di Genesis, che avevano chiesto la fine immediata delle trattative di transazione e chiedevano chiarezza sui loro crediti.

Tuttavia, il giudice Lane ha sottolineato la necessità di riservatezza durante la mediazione e ha affermato che abbreviare il processo non avrebbe comunque accelerato il caso.

Genesis prevede ora di aggiornare il suo piano di riorganizzazione, che sarà sottoposto al voto dei creditori una volta depositato. Il giudice Lane terrà conto di questi voti per decidere se approvare o no la proposta.

Genesis contesta la richiesta di risarcimento di 3,9 miliardi di dollari


Genesis contesta la richiesta di FTX di un credito di 3,9 miliardi di dollari e ha chiesto che venga effettuata una stima per determinare l’importo esatto. Secondo quanto riferito, questa richiesta sarà esaminata dal giudice Lane in un’altra udienza nel corso dell’anno.

FTX, che ha presentato istanza di fallimento lo scorso anno, ha lavorato a lungo per recuperare i beni che deve ai creditori.

Nell’aprile di quest’anno, la nuova dirigenza dell’exchange ha dichiarato di aver recuperato con successo oltre 7,3 miliardi di dollari in contanti e criptovalute liquide, ventilando anche l’idea di riavviare l’attività di exchange per massimizzare il valore per gli stakeholder rimasti.

 

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