L’euro digitale è morto in partenza per salvare le banche!

Roberto Migliore
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Secondo un rapporto scritto dagli economisti Cyril Monnetm e Dirk Niepel, entrambi dell’università di Berna, l’impegno dell’Unione europea per sviluppare un euro digitale è destinato a fallire.

Nell’articolo i due esperti hanno criticato uno dei principali obiettivi delle CBDC della Banca Centrale Europea, definendolo un rischio per l’intero progetto.

“Le scelte progettuali sollevano dubbi sugli obiettivi e sulla strategia della BCE e, di conseguenza, l’euro digitale potrebbe essere morto in partenza” .

Nel mirino la protezione delle banche


I due economisti hanno messo in dubbio, nel dettaglio, l’obiettivo della BCE di “non danneggiare le banche e proteggere il loro modello di business”, sollevando preoccupazioni di potenziali conflitti di interesse nel consentire alle banche intermediarie di essere responsabili della distribuzione dell’euro digitale.

Gli autori del rapporto aggiungono: “Le principali opzioni preferite dal Consiglio direttivo riducono l’attrattiva dell’euro digitale anziché aumentarla. Inoltre prevedono limiti di detenzione per gli utenti (poche migliaia di euro) e limiti ancora più bassi per i commercianti (zero)”.

“Una parte consistente dei profitti delle banche deriva dall’offerta di servizi di pagamento. Pertanto, le banche non hanno interesse a vedere l’euro digitale vivo e vegeto, a meno che i servizi bancari legati all’euro digitale, come l’onboarding o la gestione dei portafogli, non siano ancora più redditizi”, si legge nel rapporto.

Stress finanziario


Il documento sottolinea che il piano della BCE di imporre un premio di interesse negativo sull’euro digitale in caso di stress finanziario potrebbe ridurne l’attrattiva per gli intermediari.

L’euro digitale sarà così “inferiore” in termini di convenienza e privacy, fattori chiave per l’adozione. “La migliore soluzione disponibile nel settore privato per i pagamenti al dettaglio sarà superiore all’euro digitale in termini di convenienza per l’utente.

E per quanto riguarda la privacy nei confronti del governo e la resistenza alla censura, molti cittadini europei hanno una fiducia limitata nella BCE”, si legge nel documento.

L’euro digitale è attualmente in fase di progettazione e, secondo i funzionari della BCE, la prima emissione possibile è il 2027.

A fine giugno, il direttore della BCE Fabio Panetta ha dichiarato che: “L’euro digitale è un passo necessario per garantire che il nostro sistema monetario stia al passo con i progressi digitali. Sarà ampiamente accessibile e facile da usare, pur preservando la privacy, proprio come il contante”.

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