Per finanziare i costi operativi, Marathon Digital ha venduto il 56% dei Bitcoin che ha prodotto durante il trimestre.
Anche l’EBITDA rettificato (utile ante interessi, tasse, ammortamenti e deprezzamenti) ha mostrato un miglioramento, con l’azienda che ha riportato $260 milioni nel quarto trimestre del 2023, rispetto a una perdita di $374 milioni nel quarto trimestre del 2022.
La produzione di Bitcoin di Marathon ha registrato una crescita sostanziale, raggiungendo un record di 12.852 BTC nel 2023, con un aumento del 210%.
Inoltre, la potenza di calcolo (hash rate) energizzata dell’azienda è cresciuta del 253%, raggiungendo 24,7 EH/s (exahash al secondo) nel 2023, rispetto ai 7,0 EH/s dell’anno precedente.
“Abbiamo iniziato il 2024 con un bilancio solido che ci posiziona bene per l’imminente halving e oltre”, ha aggiunto Salman Khan, direttore finanziario di Marathon.
Nonostante l’impressionante rapporto sugli utili, le azioni di Marathon Digital hanno registrato un calo del 6,7% nelle contrattazioni after-hours il 29 febbraio, scendendo a $28,95. Va comunque rimarcato come il titolo dell’azienda abbia registrato un notevole aumento di oltre il 300% negli ultimi 12 mesi.
Nel tentativo di diversificare le proprie operazioni oltre il mining di criptovalute, Marathon Digital ha annunciato di recente l’incubazione e lo sviluppo di una piattaforma di sidechain Bitcoin layer-2 chiamata Anduro.
Riot fa registrare un record di $281 milioni in entrate
Oltre a Marathon, anche altri miner di Bitcoin hanno registrato entrate record l’anno scorso. Per esempio, Riot Platforms che ha visto le sue entrate totali raggiungere un massimo storico di $281 milioni.
L’azienda ha dichiarato di aver prodotto 6.626 Bitcoin durante l’anno, con un aumento del 19% rispetto ai 5.554 durante lo stesso periodo di dodici mesi nel 2022.
L’azienda ha specificato che le entrate da mining ammontavano a $189 milioni, quelle da Data Center Hosting a $27,3 milioni, quelle da Engineering si attestavano a $64,3 milioni, mentre altre entrate hanno contribuito con $0,1 milioni.
Le entrate hanno superato i costi di mining, permettendo a Riot Platofrms di realizzare $92,4 milioni, che rappresentano il 48,9% delle entrate da mining. Questo rappresenta un aumento di $9,9 milioni rispetto allo stesso periodo del 2022.
Uno sguardo in avanti
Nel frattempo, i principali miner di criptovalute si stanno preparando alle sfide future, poiché l’industria sta per affrontare per un’importante trasformazione con l’evento di halving di Bitcoin previsto per aprile 2024.
L’evento di dimezzamento, che secondo alcuni calcoli avverrà attorno al 20 di aprile, comporta una riduzione della metà del premio per blocco dato ai miner della criptovaluta, il che porterà a una diminuzione del tasso di creazione di nuovi Bitcoin.
Questa politica deflazionistica è progettata per controllare l’offerta della rete. Mentre questa riduzione dei premi fa parte del design intrinseco di Bitcoin, presenta ai miner una serie unica di sfide.
Un’analisi di CoinShares dipinge un quadro chiaro di ciò che i miner possono aspettarsi dopo il dimezzamento. Il costo di produzione e i costi in contanti per Bitcoin, che erano approssimativamente di $16.800 e $25.000 nel terzo trimestre del 2023, dovrebbero aumentare rispettivamente a $27.900 e $37.800.
Leggi anche: