In Argentina utilizzano il metano per creare nuovi Bitcoin

Aniello Raul Barone
| 3 min read

Estrarre Bitcoin con il metano?

I nuovi scenari mondiali portano a una maggiore innovazione. A dimostrare questa affermazione è una società di mining di Bitcoin statunitense che opera in Argentina, e che sta utilizzando i surplus di metano come fonte di energia per l’estrazione di BTC.

La tutela dell’ambiente è da tempo una questione importante, e questo vale anche per il settore delle criptovalute. Non a caso gli oppositori di Bitcoin e di altre crypto utilizzano la loro presunta mancanza di sostenibilità come motivazione per imporre un divieto.

Utilizzare in modo sensato le risorse in eccesso


Quello che gli oppositori trascurano di menzionare, però, è il fatto che l’energia utilizzata per il mining di Bitcoin proviene principalmente dalle risorse in eccesso. Questo vale, per esempio, per le eccedenze di elettricità.

La transizione energetica ha incrementato notevolmente la produzione di energia solare ed eolica. Tuttavia, la generazione di energia da queste fonti funziona a pieno ritmo principalmente nei momenti in cui tutti i produttori hanno già a disposizione un quantitativo sufficiente di energia elettrica.

Ciò significa che parte della produzione in eccesso viene “sprecata” al prezzo più basso possibile. Di conseguenza le società di mining e gli emittenti di nuovi token, come il GBTC di Green Bitcoin, stanno sfruttando questa situazione.

L’Argentina è di larghe vedute


L’azienda statunitense Giga Energy sta seguendo un percorso simile. Si sta espandendo in Argentina, dove un nuovo presidente sta cercando di rimettere in carreggiata il Paese.

A quanto pare, il libertario Javier Milei è sempre aperto a nuove idee, anche quando si tratta di addentrarsi nel territorio delle criptovalute.

Il neo-presidente argentino è considerato un ammiratore delle idee di politica economica di Ludwig von Mises e ha descritto le criptovalute come un mezzo per proteggere la sovranità finanziaria dell’individuo.

Insieme alle società Exa Tech e Phoenix Global Resources, Giga Energy vuole sfruttare il secondo più grande giacimento di gas di scisto del mondo per estrarre altri Bitcoin. Il metano di questo giacimento, precedentemente inutilizzato, verrà convertito in energia, che a sua volta verrà utilizzata per alimentare l’impianto di mining di Bitcoin.

Il Paese è sottoposto a una forte pressione economica


La società Giga Energy gestisce dei giacimenti petroliferi nel Texas orientale, di conseguenza ha giù esperienza di impianti di estrazione. Anche in questo caso, il gas naturale bruciato viene utilizzato per generare elettricità.

L’Argentina è una nazione duramente colpita da decenni di cattiva gestione, adesso sta cercando un modo per uscire dalla sua miseria quindi è naturale che nutra un grande interesse per le criptovalute.

Scenari simili si possono osservare anche in altri Paesi che stono alle prese con problemi simili e, generalmente parlando, anche questi Paesi sono molto aperti alle criptovalute.

Nel frattempo, Bitcoin continua a salire mantenendo il suo prezzo su livelli elevati, quindi non c’è da stupirsi che le società di mining mostrino grande interesse nell’estrarre nuovi Bitcoin.

Bitcoin Minetrix (BTCMTX)


Sempre per rimanere in tema di mining di Bitcoin, è il caso di citare un nuovo progetto che trae ispirazione dalla principale criptovaluta.

Si chiama Bitcoin Minetrix (BTCMTX) e il suo scopo è quello di democratizzare il mining di Bitcoin rendendolo accessibile a tutti grazie al meccanismo del cloud mining.

Il progetto Bitcoin Minetrix funziona attraverso un sistema Stake-to-Mine. I titolari dei token BTCMTX, la criptovaluta nativa della piattaforma, possono metterli in staking in modo da guadagnare sia un reddito passivo APY sia dei crediti speciali che, successivamente, potranno essere spesi per acquistare hashrate dai minatori di Bitcoin.

In questo modo si potrà partecipare alle attività di mining di Bitcoin senza dover investire ingenti capitali in attrezzature e costi energetici. Ovviamente, maggiore sarà la quantità di token BTCMTX messa in staking e maggiore sarà la quantità di crediti ottenuti, e con essi la possibilità di guadagnare BTC prodotti attraverso il mining.

La prevendita del token BTCMTX ha avuto un enorme successo, come dimostrano gli oltre 12 milioni di dollari raccolti finora.

I token BTCMTX sono attualmente disponibili al prezzo unitario di 0,0143 dollari, ma il loro valore è destinato a salire ancora non appena saranno quotati sugli exchange.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

 

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