Robinhood acquista l’exchange Bitstamp per 200 milioni di dollari

Christian Boscolo
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Robinhood, la popolare piattaforma di trading crypto, ha annunciato oggi l’acquisizione di Bitstamp, il principale exchange di criptovalute regolamentato con sede nel Regno Unito. Il costo dell’acquisizione è di circa 200 milioni di dollari e si tratta della più grande operazione per Robinhood, almeno fino ad oggi.

Fondato nel 2011, Bitstamp è un nome familiare tra gli investitori di criptovalute di tutto il mondo. L’exchange ha una forte presenza in Europa e in Asia e offre oltre 85 asset negoziabili e funzioni come lo staking e il lending. È anche una delle piattaforme più affidabili, con 50 licenze e registrazioni attive in tutto il mondo.

Con questa acquisizione, Robinhood mira a diventare un fornitore di servizi finanziari a tutti gli effetti e a competere con giganti come Coinbase e Binance. Bitstamp sarà la prima attività istituzionale di Robinhood.

Siamo agli inizi nell’UE e siamo entusiasti di continuare a espanderci in questo Paese e oltre. L’acquisizione di Bitstamp accelererà la nostra espansione globale”, ha dichiarato Johann Kerbrat, vicepresidente e direttore generale di Robinhood Crypto.

L’acquisizione, che dovrebbe essere completata nella prima metà del 2025, arriva in un periodo di rapida crescita per la divisione cripto di Robinhood, che deve però affrontare diverse sfide normative negli Stati Uniti.

Robinhood e i problemi con la SEC


Il mese scorso Robinhood aveva ricevuto uno avviso di Wells dalla Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense, che lo accusava di vendere titoli azionari senza la necessaria autorizzazione, che avevano costretto la società a togliere dal listino alcune criptovalute considerate titoli azionari come Cardano, Poilygon e Solana.

Un avviso di Wells è una comunicazione formale inviata dalla SEC degli Stati Uniti a persone o aziende al termine di un’indagine. L’avviso informa che la SEC intende avviare un’azione legale per violazioni delle leggi sui titoli. I destinatari hanno generalmente 30 giorni per presentare una risposta formale, spiegando perché l’azione legale non dovrebbe essere intrapresa.

Il responsabile legale di Robinhood, Dan Gallagher, aveva espresso il proprio disappunto per la decisione della SEC affermando che le crypto quotate su Robinhood non sono titoli azionari. Nonostante le sfide in corso, Robinhood aveva dichiarato di voler mantenere un rapporto di collaborazione con l’autorità di regolamentazione.

Si tratta in ogni caso di una buona notizia per il mondo delle crypto, un investimento di 200 milioni in questo momento è sintomo di una fiducia nel mercato anche alla luce delle difficile sfide normative che gli USA dovranno affrontare nel segmento crypto nei prossimi mesi.

La svolta si dovrebbe avere verso fine anno, con le elezioni presidenziali americane che si concluderanno a novembre.

Abbiamo già ampiamente discusso su queste pagine le diverse sfaccettature dalla politica americana, dall’antagonismo in termini di meme coin tra Biden e Trump, forse la parte più divertente, fino alle recenti questioni che riguardano la nuova legge crypto FIT21 e la volontà di Biden di porre il veto sulla SAB121, norma che riguarda soprattutto la custodia degli asset.

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