Rug pull da $400K per la falsa OMNI che fa crollare il prezzo del vero token

Laura Di Maria
| 3 min read

Un falso token OMNI ha permesso di attuare una truffa di tipo rug pull da 400.000 dollari che è costata un violento calo del prezzo del token originale.

Il nuovo token OMNI dell’ambizioso progetto Omni Network è stato lanciato ieri, 17 aprile. Il lancio era tra i più attesi del momento perché rappresenta un’importante tappa per la testnet Layer-1 che vuole migliorare l’interoperabilità del rollup di Ethereum.

Per celebrare in grande stile, Omni Network ha organizzato un airdrop di 3 milioni di token OMNI, che equivalgono al 3% della fornitura totale di token. L’evento ha attirato molta attenzione da parte dei primi utenti della testnet, sviluppatori e membri della community.

Un violento rug pull con un falso token OMNI ha messo nei guai la piattaforma


Il lancio del vero token OMNI aveva generato parecchie aspettative all’interno della community crypto. Ma qualcosa è andato storto. Infatti, malgrado la generale eccitazione iniziale che circondava il lancio del token OMNI, il suo valore è crollato di oltre il 55% entro poche ore dal lancio.

In poche ore il prezzo del token è passato dagli iniziali 53,80 dollari a meno di 24 dollari. Investitori e stakeholder hanno manifestato forti preoccupazioni che hanno permesso di scoprire la truffa in atto ad opera di malintenzionati.

Omni Network è un progetto nato per fare la differenza nel settore crypto e in particolare per migliorare le prestazioni di Ethereum. Fondata da studenti di Harvard e sviluppata da un team di esperti provenienti dalla Ethereum Foundation, la blockchain Omni Network è un protocollo nativo di Ethereum che serve a favorire l’interoperabilità tra tutti i rollup di Ether.

Il protocollo ha una fornitura totale di 100 milioni di token OMNI e si propone di favorire il coinvolgimento della community, lo sviluppo dell’ecosistema e garantire incentivi per gli investitori.

Qualcosa è andato storto


Dopo il lancio del token alle 14:00 del 17 aprile, il network ha distribuito 3 milioni di token OMNI, pari al 3% della fornitura totale di token durante l’airdrop. Al momento della quotazione, OMNI aveva un valore di mercato di 560 milioni di dollari.

Ma nel giro di mezz’ora dal suo rilascio, OMNI ha subito un forte calo del prezzo, perdendo circa il 30% e passando da 53,80 dollari a meno di 39 dollari.

Il calo iniziale dei prezzi ha innescato una significativa volatilità del mercato che è sfociata in una brusca traiettoria discendente del valore di OMNI. Il prezzo del token è crollato ancora sotto i 24 dollari, perdendo oltre il 55% rispetto alla valutazione iniziale.

Secondo gli osservatori, la colpa di quanto successo è da attribuire al lancio in contemporanea di un falso token OMNI.

Al momento della quotazione dell’atteso token del protocollo Omni Network, un altro token fake con lo stesso nome ha fatto la sua comparsa sul mercato. Questo avrebbe contribuito a generare instabilità e incertezza tra gli investitori. Dopo la sua comparsa, il token fake ha perso presto interamente il suo valore.

Una classica mossa da truffa rug pull. Il falso token ha attirato i capitali di chi non si è accorto di investire sul progetto falso. Quindi gli autori della truffa sono scappati col malloppo.

L’account di monitoraggio delle attività fraudolente su blockchain, Peck Shield, ha identificato il falso token OMNI che ha permesso di mettere a segno una truffa da 398.000 dollari.

Le truffe rug pull rappresentano una grave falla del mondo cyrpto


Quello che è successo a OMNI non è un caso isolato.

Sono stati diversi di recente gli episodi di rug pull nel mercato delle criptovalute che hanno permesso di sottrarre parecchi fondi agli investitori.

Si tratta di una minaccia concreta e dalle gravi conseguenze sul clima di fiducia degli investitori nei confronti del mercato crypto e sulla capacità delle autorità di attuare una supervisione efficace.

Lo scorso 20 marzo le autorità statunitensi hanno permesso l’arresto di un noto ingegnere informatico, che ha generato il bot MEV, Robert Robb noto online come pokerbrat.

Robb è stato accusato di aver messo in atto una truffa da 1,2 milioni di dollari. Il suo arresto ha permesso di fare luce sul suo presunto coinvolgimento in attività illegali legate alle criptovalute, inclusa l’appropriazione indebita di fondi degli investitori tramite lo sviluppo di trading bot automatizzati.

Un altro rug pull eclatante è stato quello che ha coinvolto il token Candy di Lena Network. Dopo il lancio del token, il suo valore è crollato drasticamente dopo che il protocollo di liquidità ha in apparenza bloccato il progetto alimentando il panico tra gli investitori.

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