Bancarotta Bittrex: i clienti rinunciano ai soldi – Ecco le ultime novità

Sauro Arceri
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Il 31 agosto ha segnato la fine del periodo entro il quale i clienti di Bittrex US e Bittrex Malta avevano l’opportunità di reclamare i propri asset in criptovalute. Tuttavia, i risultati sono stati sorprendentemente scarsi, con solo lo 0,03% dei clienti identificati dal tribunale che ha presentato richieste di risarcimento, per un totale di 143,76 milioni di dollari.

Ciò che rende questa situazione degna di nota è il fatto che Bittrex, la divisione statunitense di Bittrex Global, non era insolvente. L’exchange aveva inizialmente dichiarato l’intenzione di restituire il 100% dei beni dei clienti attraverso la procedura di bancarotta del Capitolo 11, consentendo loro di ritirare completamente le loro criptovalute.

Il partner di Quinn Emanuel e consulente legale per la bancarotta di Bittrex, Patty Tomasco, ha suggerito che la mancanza di coinvolgimento da parte dei clienti potrebbe essere attribuita ai conti inattivi e ai saldi bassi. Infatti, il 77% dei saldi rimanenti dei clienti era inferiore a 100 dollari, e molti conti erano inattivi da più di un anno.

Tomasco ha sottolineato che i clienti sembravano riluttanti a fornire informazioni personali dettagliate per somme relativamente piccole. Ha dichiarato:

“Aneddoticamente ho monitorato Bittrex Twitter e Bittrex Reddit, dove i clienti si sono impegnati di più. Il sentimento diffuso è ‘Non voglio darvi tutte queste informazioni [per 35 dollari]'”.

Gli utenti devono sottoporsi a un approfondito KYC per effettuare richieste di rimborso


Per effettuare le richieste di rimborso, infatti, gli utenti dovevano sottoporsi a una rigorosa procedura di verifica dell’identità “Know Your Customer” (KYC), che richiedeva dati sensibili come data di nascita, numeri di previdenza sociale o EIN e numero di patente o passaporto.

Alcuni clienti hanno lamentato un processo di prelievo lento e complesso. Uno di loro, che aveva circa 300 dollari in criptovalute su un conto inattivo da tempo, ha rinunciato alla verifica dell’identità, abbandonando così i tentativi di recuperare i fondi.

Durante l’udienza per la bancarotta, è emerso che i fondi dei clienti non reclamati sarebbero stati utilizzati per coprire altre richieste di indennizzo e sanzioni regolamentari.

A marzo, Bittrex aveva annunciato la chiusura delle operazioni negli Stati Uniti a causa dell’incremento della pressione regolamentaria e della mancanza di chiarezza normativa.

Poco dopo, la SEC aveva accusato Bittrex US, il suo cofondatore William Shihara e la sua affiliata estera Bittrex Global di operare senza registrazione come borsa valori, broker e agenzia di compensazione, un’affermazione che coinvolgeva attività risalenti almeno al 2014, con ricavi da commissioni sulle transazioni che superavano il miliardo di dollari.

Meno di un mese dopo l’accusa della SEC, Bittrex US aveva presentato istanza di fallimento presso un tribunale federale del Delaware a maggio. L’exchange aveva sottolineato che ciò non avrebbe avuto impatto su Bittrex Global, che avrebbe continuato a operare normalmente per i clienti al di fuori degli Stati Uniti.

 

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