Ethena (ENA) in Launchpool su Binance dal 30 marzo alle ore 01.00

Gaia Tommasi
| 4 min read

 

ENA

L’exchange crypto Binance ha introdotto un nuovo progetto nel suo Binance Launchpool, la speciale sezione dedicata al lancio di nuovi progetti. Si tratta di Ethena (ENA), un protocollo di dollari sintetici.

Il Launchpool è un’occasione unica per ottenere il token prima che venga listato. Gli utenti potranno mettere in staking i loro token BNB e FDUSD che già possiedono e “farmare” i token ENA per un periodo di tre giorni, a partire da domani 30 marzo dalle ore 01:00 (ora italiana).

Al termine dei tre giorni sarà possibile quindi ottenere i token ENA prima del listing sull’exchange, in cui solitamente si assiste ad un forte aumento del prezzo. Il listing è stato fissato il 2 aprile alle ore 9:00 (ora italiana).

Binance darà il via alle negoziazioni con le seguenti coppie di trading: ENA/BTC, ENA/USDT, ENA/BNB, ENA/FDUSD e ENA/TRY.

Come per la maggior parte dei progetti che passano per il Launchpool, l’exchange applicherà l’etichetta Seed Tag. Binance applica questa etichetta per i progetti potenzialmente più volatili.

Per poter fare trading con questi token, si devono superare quiz periodici sulle piattaforme Binance Spot e/o Binance Margin e accettare le Condizioni d’uso.

Cos’è Ethena (ENA)?


Ethena è un protocollo di yield, che opera sulla chain di Ethereum. Il progetto ha introdotto per la prima volta nel settore DeFi il concetto di dollaro sintetico con il suo token USDe, indipendente dall’infrastruttura del sistema bancario tradizionale.

Inoltre ha anche  lanciato un innovativo strumento di risparmio denominato in dollari, chiamato “Internet Bond”.

Il dollaro sintetico, USDe, rappresenta la prima soluzione crypto nativa per il denaro completamente sostenuta, onchain, scalabile e resistente alla censura.

Si tratta di una stabelcoin algoritmica “peggata” al valore del dollaro statunitense. Il peg è garantito attraverso l’utilizzo di posizioni derivate di delta hedging rispetto all’Ethereum detenuto dal protocollo.

Questo vuol dire che il valore del token USDe è mantenuto stabile al dollaro attraverso l’utilizzo di posizioni derivate su Ethereum.

Il delta hedging è una strategia di investimento utilizzata per ridurre il rischio di perdite derivate dalle oscillazioni degli asset. In questo caso, il protocollo utilizza posizioni derivate delta-neutral su ETH per proteggere il valore di USDe dalla volatilità di Ethereum.

Non utilizza le infrastrutture bancarie tradizionali, poiché le garanzie sono custodite e conservate all’interno del sistema crypto. USDe è completamente supportato dai depositi degli utenti in qualsiasi momento.

Un altro concetto innovativo del progetto è il suo “Internet Bond”, che mira a fornire agli utenti un nuovo strumento di risparmio basato su blockchain.

Combina diverse fonti di guadagno, come le ricompense derivate dallo staking di Ethereum, così come lo spread finanziario e di base dai mercati perpetui e futures, per creare una sorta di “obbligazione” crypto-nativa basata su blockchain, che può funzionare come una sorta di strumento di risparmio denominato in dollari.

Un “Internet Bond” può essere paragonato ai Treasury Bond, noti anche t-bill, (titoli dello stato degli Stati Uniti). Funziona da collaterale per la DeFi, offrendo un’opzione resistente alla censura e redditizia, e può essere utilizzato come token per le transazioni sugli exchange centralizzati.

Per gli approfondimenti vi lasciamo al Whitepaper di Ethena.

Il token falso di Ethena


Come abbiamo detto, il progetto Ethena (ENA) è stato recentemente incluso nel Launchpool di Binance. Ma poco dopo, un falso token ENA è riuscito a rubare 480 BNB, pari a 290.000 dollari.

Secondo un report della società di sicurezza on-chain PeckShield,  si tratta di una versione contraffatta del token ENA.

L’exploit del falso token Ethena, separato dall’iniziativa di Ethena Labs, sottolinea l’importanza di solide misure di sicurezza e due-diligence nella transazione del token.

La notizia ha generato confusione tra la community crypto e PeckShield ha confermato agli utenti, in un post, che il token è falso e non è collegato a quello del progetto di Ethena.

Chiarimenti: Il token menzionato di seguito non è autentico e non deve essere collegato in alcun modo a Ethena”.

 

 

Airdrop del token Ethena


La notizia dell’exploit arriva mentre la community attende con ansia l’airdrop del token di governance ENA del progetto. L’airdrop è previsto per il 2 aprile e segna la prossima fase della sua espansione dopo il successo della sua stablecoin sintetica USDe.

Il protocollo ha pianificato il lancio di 750 milioni di token ENA, pari al 5% della sua supply. Inoltre, l’airdrop si applicherà ai partecipanti idonei il 2 aprile e sarà disponibile sugli exchange centralizzati.

La società ha specificato che la quantità di token assegnata a ciascun utente dipenderà dalla quantità di “shard” accumulati entro il 1° aprile. Gli shard sono unità digitali che misurano l’impegno degli utenti nel protocollo.

Secondo i dati di DefiLlama, USDe  ha accumulato una supply di oltre 1,38 miliardi di dollari, segnando un traguardo importante.

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