Fuga di clienti dall’exchange KuCoin dopo i guai giudiziari

Laura Di Maria
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Cala la quota di mercato dell’exchange crypto KuCoin, passando da circa il 6,5% a meno del 3%. I clienti sono in fuga e stanno ritirando i loro fondi dopo le accuse rivolte alla compagnia dalle autorità statunitensi.

A tenere traccia dei costanti deflussi di capitali dopo la formalizzazione delle accuse è stata la società Kaiko con un report pubblicato il 2 aprile.

Al momento l’exchange KuCoin è alle prese con gravi accuse di riciclaggio formulate dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) e la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) lo scorso 26 marzo.

Continua la fuga dei clienti di KuCoin che spostano i fondi verso altri exchange centralizzati


Dalle analisi della società di ricerca crypto Kaiko emerge un netto calo del volume del trading. Su base giornaliera il dato è calato da 2 miliardi di dollari a 520 milioni di dollari, con conseguente calo della quota di mercato.

I clienti stanno abbandonando KuCoin in favore di altri exchange centralizzati come Binance, Coinbase, Gate.io, OKX e MEXC. I fondi vengono spostati su queste piattaforme che, è evidente, rappresentano un porto più sicuro per i trader in questo momento.

A cascata si innesca anche il fenomeno secondario dell’allontanamento dei market maker che lasciano l’exchange per via dei deflussi di capitali. Altri clienti stanno optando per l’autocustodia trasferendo le proprie crypto verso wallet personali.

Il deflusso di capitali dai wallet di KuCoin, per la maggior parte in USDT ed ETH, è iniziato lo scorso 26 marzo. Durante questa giornata i deflussi hanno superato di gran lunga gli afflussi di capitali, con fuoriuscite di oltre 600 milioni di dollari. Quindi, nelle 24 ore successive il 27 marzo, i deflussi sono stati di oltre 1 miliardo di dollari.

In particolare, secondo i dati elaborati dalla società di analisi crypto Nansen, lo scorso 27 marzo l’exchange ha registrato deflussi di oltre 842 milioni di dollari in Ethereum e 938 milioni di dollari sulle chain collegate alla Ethereum-Virtual Machine (EVM).

Cifre che si sottraggono ai depositi della piattaforma per un valore iniziale di 6 miliardi di dollari.

Il dato, ha chiarito la società d’analisi, si riferisce ai movimenti di capitali on-chain tra la piattaforma e wallet o exchange esterni, non tra conti su KuCoin.

KuCoin non riesce a frenare il massiccio deflusso


I guai per KuCoin sono iniziati lo scorso 26 marzo quando le agenzie statunitense competenti, il Dipartimento di Giustizia, DOJ, e l’ente di vigilanza sui mercati e le materie prime, la CFTC, hanno accusato l’exchange di aver violato le leggi antiriciclaggio e operare nel settore del trading di asset digitali senza le opportune licenze.

In particolare, il Dipartimento di Giustizia accusa KuCoin e i suoi fondatori  di riciclaggio di denaro.

Ufficialmente l’exchange non operava su suolo statunitense, ma secondo le accuse del DOJ una consistente fetta di utenti dell’exchange hanno nazionalità USA. Questa condizione ha fatto scattare le misure di contenimento e l’accusa di aver violato le norme antiriciclaggio (AML).

Le accuse comprendono anche l’intenzionale raggiro delle norme di verifica dell’identità dei clienti tramite le procedura know-your-customer (KYC) ai sensi delle norme antiriciclaggio degli Stati Uniti. Inoltre, pesa la grave accusa di aver processato asset crypto per un valore di oltre 3 milioni di dollari provenienti dal mixer crypto già sanzionato, Tornado Cash, tra agosto e novembre 2023.

La linea difensiva di KuCoin

Dopo la formalizzazione delle accuse, KuCoin ha ribadito la propria posizione definendosi una piattaforma sicura e pienamente operativa. In particolare, con i comunicati ufficiali a seguito delle accuse, la compagnia hanno negato qualsiasi illecito nelle dichiarazioni ufficiali, affermando:

“KuCoin funziona bene e le risorse dei nostri utenti sono assolutamente sicure. Siamo a conoscenza delle relative segnalazioni e stiamo attualmente esaminando i dettagli tramite i nostri avvocati. KuCoin rispetta le leggi e i regolamenti dei vari paesi e aderisce rigorosamente agli standard di conformità.”

L’accusa ha generato il panico tra i clienti di KuCoin, determinando la violenta fuga di capitali dalla piattaforma, cosa che ha anche rallentato i tempi di prelievo.

Per mitigare questo effetto, KuCoin ha annunciato un programma di airdrop da 10 milioni di dollari per i clienti che hanno avuto ritardi durante i prelievi e ha promesso supporto a chi invece non è riuscito a prelevare.

Peccato che l’iniziativa non sia bastata a contrastare il deflusso. I clienti hanno continuato a ritirare i propri asset, portando a un massiccio esodo di capitali e un calo della quota di mercato di KuCoin, scesa di oltre il 50%.

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