Gli analisti di JPMorgan hanno declassato le azioni di Coinbase in underweight

Gaia Tommasi
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Coinbase

Gli esperti di JPMorgan hanno recentemente cambiato il loro giudizio sulle azioni di Coinbase, passando da Neutral a Underweight, ovvero ritengono che le azioni siano sopravvalutate rispetto alle condizioni di mercato e alle prospettive dell’azienda.

Questo cambiamento ha avuto un impatto negativo sul valore, con una diminuzione del 5% durante le sessioni di trading di martedì.

Gli esperti hanno inoltre stabilito un obiettivo di prezzo di 80 dollari per azione, sottolineando un notevole rischio di ribasso del 37% rispetto al valore attuale delle azioni di Coinbase.

Secondo quanto riportato dal media CNBC, questa decisione è stata presa a causa delle preoccupazioni sulle prospettive di Coinbase per il 2024 e anche dell’incertezza sul reale impatto degli ETF Spot su Bitcoin recentemente approvati.

Questa revisione da parte di JPMorgan arriva in un momento in cui gli operatori stanno valutando gli effetti dei nuovi ETF Spot Bitcoin nel settore crypto. Gli analisti temono che l’aspettative per quanto riguardo l’impatto positivo degli ETF Spot potrebbero essere smentite, sgonfiando l’entusiasmo per gli asset crypto.

“I prezzi delle crypto sono già sotto pressione; con Bitcoin sceso sotto i 40.000 dollari, c’è il rischio che si possa verificare un calo dell’entusiasmo per gli ETF basati su crypto”.

Un calo dell’interesse nei confronti degli asset crypto, potrebbe ripercuotersi negativamente sui prezzi dei vari asset, sul volume di trading e sulle opportunità di guadagno di società come Coinbase.

Nonostante Coinbase abbia vissuto una performance straordinaria durante lo scorso anno, superando l’andamento generale del mercato azionario statunitense, l’analista di JPMorgan, Kenneth B. Worthington, ha previsto che l’exchange potrebbe affrontare delle sfide durante l’anno.

L’analista riconosce i progressi compiuti da Coinbase in diversi progetti, come ad esempio lo sviluppo di derivati su crypto e del layer 2 per Ethereum chiamato Base, ma prevede lo stesso che potrebbe andare incontro a delle difficoltà.

Gli esperti di JPMorgan hanno valutato  il valore delle azioni di Coinbase a 80 dollari per azione, utilizzando una valutazione basata su un potenziale di guadagno standardizzato. Questo suggerisce una possibile diminuzione del 35% nel valore delle azioni.

Coinbase si espande nonostante gli ostacoli normativi


A settembre, Coinbase ha rivelato di aver ottenuto l’approvazione per la conformità antiriciclaggio (AML) dalla Banca di Spagna, diventando così una piattaforma di exchange crypto registrata ufficialmente in Spagna.

La registrazione presso la Banca di Spagna consente all’exchange di offrire diversi servizi e prodotti non solo agli utenti privati, ma anche a quelli istituzionali presenti in Spagna, garantendo che l’azienda rispetti tutte le leggi e i regolamenti in vigore nel paese.

Nel corso dell’ultimo anno, Coinbase ha ottenuto anche l’approvazione come Virtual Asset Service Provider (VASP) in diverse nazioni europee, tra cui Italia, Irlanda e Paesi Bassi. Inoltre, ha ottenuto l’approvazione di principio e ha lanciato con successo i suoi servizi in altre nazioni come Singapore, Brasile e in Canada.

Durante il mese di dicembre 2023 la società di criptovalute Conio, in parte proprietà di Poste Italiane e Banca Generali, ha stretto una partnership con Coinbase per consentire alle banche e agli istituti finanziari italiani di accedere agli asset digitali.

Conio ha dichiarato di aver aggiunto Coinbase Prime come fornitore di liquidità. L’accordo tra le due aziende offrirà alle banche italiane un modo sicuro per soddisfare la crescente domanda di asset digitali tramite la liquidità di Coinbase.

Coinbase sta cercando di allargare il proprio raggio d’azione in tutto il mondo, proprio mentre negli Stati Uniti si fa sempre più sentire la pressione normativa e regolamentare.

Nel mese di giugno, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha intentato una causa legale contro Coinbase, accusando l’azienda di aver gestito la propria piattaforma senza le adeguate autorizzazioni per operare come exchange, broker o agenzia di mediazione. L’ente regolatore ha anche accusato l’exchange di aver venduto titoli non registrati per mezzo del programma “staking-as-a-service”.

Nonostante queste sfide legali, c’è un raggio di speranza per l’exchange. Secondo un esperto di Bloomberg, Coinbase avrebbe una probabilità del 70% di vincere contro la SEC. Sebbene Coinbase potrebbe non uscirne vincitore nella prossima udienza, Stein sostiene che ci sono buone possibilità che alla fine il giudice decida a favore dell’exchange.

Tuttavia, nonostante gli sforzi da parte di Coinbase per ampliare il proprio ventaglio di servizi, come il lancio di una piattaforma internazionale per i derivati basati su crypto, con l’obiettivo di attrarre investitori istituzionali al di fuori degli Stati Uniti, e l’introduzione di Base, una blockchain di layer 2 progettata per migliorare la scalabilità e l’accessibilità per gli utenti, gli analisti di JPMorgan rimangono prudenti riguardo alle prospettive future dell’azienda.

 

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