La SEC respinge la richiesta di Coinbase di regolamentare le crypto

Gaia Tommasi
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SEC

Nonostante il continuo sviluppo del settore crypto, alcune cose rimangono costanti, tra cui la resistenza della SEC degli Stati Uniti a modificare i quadri normativi esistenti per adattarli a questa nuova asset class.

Il 15 dicembre l’ente regolatore ha respinto ufficialmente la richiesta dell’exchange di Coinbase di stabilire delle normative specifiche per il settore. La società aveva anche cercato di ottenere una risposta attraverso i tribunali, ma il verdetto finale è stato negativo.

Gensler, le leggi esistenti sono già sufficienti


Il presidente della SEC, Gary Gensler, ha sostenuto che il quadro normativo esistente è sufficiente per regolare gli asset. Inoltre, ha dichiarato che la SEC ha già proposto norme per regolare direttamente le società del settore e che la divisione per l’applicazione della legge dell’agenzia è pronta a gestire eventuali violazioni.

Gensler ha anche sottolineato l’importanza di mantenere la discrezionalità della Commissione nel definire le proprie priorità normative. Tuttavia, Coinbase desidera una maggiore chiarezza sulla classificazione degli asset digitali come “security”.

Nella sua dichiarazione, Gensler ha sottolineato che chiedendo alla SEC di scrivere nuove regole, Coinbase ha implicitamente accettato l’autorità e la giurisdizione della SEC nel regolare gli asset, cosa che in passato l’exchange aveva contestato.

La recente decisione della SEC di respingere le richieste di regolamentazione mette in luce le crescenti tensioni tra l’ente regolatore e le aziende del settore crypto.

Durante il mese di giugno, la SEC aveva citato in giudizio Coinbase, dopo un’azione simile contro Binance, accusando l’exchange di operare senza le adeguate autorizzazioni per agire come exchange, broker o agenzia di mediazione.

Per quanto riguarda il recente rifiuto della SEC, il direttore legale di Coinbase ha riferito che l’azienda intende contestare questa decisione in tribunale, definendola una “rinuncia alle proprie responsabilità” da parte dell’ente regolatore.

Tensioni all’interno della SEC


All’interno della SEC, però, non tutti sembrano essere d’accordo con questa decisione. Alcuni commissari, come Hester Peirce e Mark Uyeda, sono contrari a questo rifiuto e hanno incoraggiato le parti interessate a continuare a proporre ulteriori modifiche specifiche alle regole e agli orientamenti per promuovere lo sviluppo del settore nel Paese.

Inoltre hanno manifestato il loro disappunto per il fatto che la Commissione non abbia agevolato queste importanti discussioni.

Il direttore legale di Coinbase ha sottolineato che l’azienda è “grata che due commissari non siano d’accordo con il rifiuto e abbiano chiesto un vero dialogo”. “Dovremmo lavorare insieme per creare leggi e regole che vadano a vantaggio dei consumatori e dell’innovazione americana, non per difendere cause legali basate su posizioni giuridiche che cambiano di mese in mese”.

Tuttavia, mentre le aziende del settore continuano a confrontarsi con la mancanza di regole chiare e adeguate per gli asset crypto, potrebbe rafforzarsi la percezione che la SEC stia ostacolando le richieste del settore.

Alcuni ritengono che questo approccio rigido alla legge sulle security stia frenando l’innovazione e spingendo le aziende a trasferire le loro attività all’estero, dove le regolamentazioni sono più permissive.

Il settore quindi potrebbe continuare a navigare in acque incerte, a meno che i legislatori non intervengano per promuovere una regolamentazione più chiara.

Questa situazione riflette la crescente spaccatura tra il settore crypto, che chiede linee guida specifiche, e l’ente regolatore dei mercati statunitensi.

Nel frattempo il settore sta attendendo il rilascio del primo ETF Spot su Bitcoin, dopo che l’agenzia ha rifiutato di appellarsi a una sentenza del tribunale per lei sfavorevole nella sua disputa con Grayscale. Il 2024 sarà l’anno della riconciliazione?

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