Il CEO di Binance CZ vorrebbe nuove stablecoin algoritmiche

Roberto Migliore
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Durante una sessione di “Ask Me Anything” (AMA) – Chiedimi qualsiasi cosa- su Twitter, l’amministratore delegato di Binance Changpeng “CZ” Zhao ha espresso l’intenzione di introdurre sul mercato delle stablecoin algoritmiche più piccole, in modo che gli investitori possano avere delle alternative agli attuali giganti delle stablecoin.

Nel corso della sessione, CZ ha evidenziato le preoccupazioni associate alle stablecoin di grandi dimensioni come Tether e Binance USD. CZ, come è noto, non è un fervente sostenitore di Tether la stable coin al primo posto per capitalizzazione di mercato.

In passato ha raccomandato cautela adducendo problemi di trasparenza per la mancanza di verifiche:

“Personalmente non ho visto alcun rapporto di revisione di USDT. Credo che anche la maggior parte delle persone con cui ho parlato non ne abbia visti. Quindi è una specie di scatola nera”.

L’argomento stable coin ha suscitato un notevole interesse. CZ ha sostenuto che le stablecoin come Binance USD comportano ancora rischi imprevedibili nonostante siano regolamentate e controllate. Come soluzione, CZ ha sottolineato l’impegno dell’exchange a collaborare con i vari progetti in fase di sviluppo-

Binance sta quindi diversificando le partnership per le stablecoin in modo da distribuire il rischio su più asset. Questa strategia mira a migliorare la diversità dell’offerta e a minimizzare i rischi.

CZ ha rivelato che un team specializzato lavora sulle Stablecoin algoritmiche in varie regioni, adattandole ai contesti locali.

Ha inoltre spiegato: “Il nostro approccio è: dato che tutto ha un certo rischio, diversifichiamo e vediamo quale cresce di più”.

Affrontare le complessità normative: L’approccio strategico di Binance alle sfide


Mentre Binance continua a portare avanti i suoi ambiziosi piani deve confrontarsi con un panorama irto di incertezze normative che hanno costretto l’exchange ad abbandonare diversi Paesi.

I problemi maggiori arrivano dalla SEC degli Stati Uniti che l’accusano non solo di aver trattato titoli non registrati, ovvero la stessa accusa di Coinbase, ma anche di aver operato senza le opportune licenze e di aver trasferito i fondi degli utenti senza le dovute garanzie.

In passato ci sono stati problemi in Francia, in Germania, Nigeria e in Australia, mentre in alcuni Paesi le cose vanno meglio come ad esempio in Giappone e negli Emirati Arabi.

CZ in passato ha lodato il MiCA, ovvero la legge europea sule crypto, che entrerà in vigore nei prossimi anni.

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