Il prezzo di Bitcoin sale del 20% in 7 giorni: è ora di comprare BTC?

Aniello Raul Barone
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Bitcoin ha sfondato il tetto dei 51.000 dollari, come molti avevano previsto. Adesso non solo sta mantenendo il livello, ma sembra puntare a nuovi massimi.  In questo articolo esamineremo i principali fattori che stanno incidendo sull’andamento dei prezzi di BTC.

Storico dei movimenti salienti del prezzo di Bitcoin


Il crollo di Bitcoin, avvenuto nel 2022, è un evento rimasto impresso a fuoco nella memoria, non soltanto in quella degli investitori ma anche degli appassionati delle criptovalute. Fattori macroeconomici avversi colpirono duramente il mercato delle criptovalute dando origine a quello che è passato alla storia come “Inverno Crypto”.

Nel contesto di un mercato afflitto dalla bancarotta dell’exchange FTX, che a sua volta innescò il fallimento di svariate società finanziarie e istituti di credito legati alle criptovalute, Bitcoin, che aveva raggiunto il suo massimo storico di quasi 70.000 dollari, scese a poco più di 16.000 dollari nel giro di poco meno di 12 mesi.

L’inverno crypto ha complicato le condizioni del mercato degli asset digitali a partire dalla primavera del 2022 fino a gennaio del 2023, generando diverse reazioni da parte degli investitori.

Questi ultimi, soprattutto i meno esperti, hanno in gran parte ceduto all’atmosfera di paura e hanno preferito ritirarsi dal mercato, ma i più lungimiranti hanno approfittato del crollo per investire e aumentare la loro esposizione alle criptovalute, divenute vantaggiosamente accessibili proprio in virtù del crollo dei prezzi.

Adesso, a distanza di poco più di anno da quei disastrosi eventi, chi aveva conservato la fiducia in Bitcoin sembra che stia cominciando finalmente a raccogliere i suoi frutti.

Le politiche della Federal Reserve e i sentimenti anti-crypto negli Stati Uniti


Il prezzo della principale criptovaluta aveva già cominciato a riprendersi a partire dal mese di gennaio 2023, innescando una lenta ma costante risalita intervallata da momentanei periodi di ritracciamento.

Le correzioni erano dovute principalmente ai periodici aumenti dell’inflazione generati dalle politiche aggressive della Federal Reserve statunitense, e soprattutto ai reiterati attacchi anti-crypto di un’ala del governo statunitense. Questi eventi, però, a lungo termine non sono riusciti a intaccare la determinazione dei tori né le ferree convinzioni dei sostenitori della principale criptovaluta.

Nell’aprile 2023, Bitcoin aveva già recuperato il livello dei 30.000 dollari, e dopo un periodo di alti e bassi durato circa due mesi, nel giugno 2023 lo ha riconfermato trasformandolo da resistenza a supporto. A partire da quel momento, nei sei mesi successivi BTC ha quasi raddoppiato il suo valore e accelerato ulteriormente la sua ascesa.

Infatti, dopo aver toccato i 44.000 dollari nel mese di dicembre 2023, Bitcoin ha subito prima un breve ritracciamento e poi, nel mese di gennaio 2024, dopo l’approvazione degli ETF Spot e il loro conseguente assestamento sul mercato, è rimbalzato nuovamente verso l’alto.

Secondo gli ultimi dati di CoinMarketCap, al momento della stesura dell’articolo il prezzo di Bitcoin è salito a 51.624, 68 dollari, facendo registrare un aumento del 20,29% negli ultimi 7 giorni e confermando le previsioni di molti analisti.

È ora di comprare?


Data l’attuale tendenza rialzista, in molti si stanno chiedendo se questo è il momento adatto per comprare BTC. Per rispondere adeguatamente a questa domanda bisogna prendere in considerazione due fattori fondamentali, l’andamento degli ETF Bitcoin spot e l’imminente dimezzamento di Bitcoin che avrà luogo ad aprile.

La resa della SEC e l’approvazione degli ETF Bitcoin spot

Per quanto concerne l’influsso esercitato dagli ETF Bitcoin spot sul prezzo di Bitcoin, appare ormai chiaro che, dopo un momento di iniziale incertezza dovuto alla presa di profitto di parte di alcuni investitori e allo spostamento di denaro dal fondo GBTC al nuovo ETF Bitcoin spot di Grayscale, l’approvazione degli ETF ha contribuito in maniera sostanziale a rilanciare il prezzo della principale criptovaluta, soprattutto considerando il recente incremento di afflussi sul mercato degli ETF, che ha fatto lievitare di molto la domanda di Bitcoin.

L’halving è imminente

Ma l’hype del mercato non si ferma qui, tra poco meno di due mesi ci sarà un altro attesissimo evento, il dimezzamento delle ricompense per i minatori di Bitcoin.

I dimezzamenti si sono già verificati tre volte nel corso della storia di Bitcoin, il primo nel 2012, il secondo nel 2016 e il terzo nel 2020. In tutte e tre le occasioni, dopo il dimezzamento è stato registrato un graduale ma sostanziale aumento del prezzo di Bitcoin.

Per avere una idea della probabile portata dell’aumento di prezzo, basta dire che dopo il primo dimezzamento, avvenuto nel 2012, nel giro di un anno il prezzo di Bitcoin passò dai 12 dollari agli oltre 1.000 dollari.

Dopo il secondo dimezzamento (2016) il prezzo di Bitcoin, che era sui 650 dollari, nel giro di un anno e mezzo raggiunse i 19.000 dollari. Nel 2020 il prezzo di Bitcoin era sceso a 9.000 dollari, dopo il dimezzamento il prezzo ha iniziato a salire fino a raggiungere il massimo storico del novembre 2001, quando Bitcoin toccò i 70.000 dollari.

A questo punto, che il prezzo di Bitcoin raggiunga presto i 150.000 dollari (come previsto da Robert Kiyosaki) o si spinga ancora più in alto, come sostengono altri analisti, è lampante che la quasi totalità dei segnali indica che la principale criptovaluta è destinata a salire ancora nel prossimo futuro.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

Bitcoin Minetrix rende accessibile a tutti il mining di Bitcoin


Gli investitori che non si accontentano di puntare le loro speranze soltanto su Bitcoin cercano di andare sul sicuro diversificando il loro portafoglio d’investimenti con nuovi progetti, meglio ancora se sono in qualche modo legati alla principale criptovaluta.

È il caso della piattaforma Bitcoin Minetrix (BTCMTX), fautrice di un progetto che intende rivoluzionare il mining di Bitcoin rendendolo accessibile a tutti. Per farlo, la piattaforma sta introducendo il meccanismo Stake-to-Mine che, attraverso la messa in staking del suo token nativo BTCMTX, permette ai possessori del token di guadagnare sia un reddito passivo sia dei crediti di mining.

Successivamente, i crediti ottenuti possono essere spesi per acquistare hashrate direttamente dai minatori di Bitcoin. Maggiore è la quantità di token BTCMTX messa in staking e più sono i crediti di mining ottenuti, e quindi la possibilità di guadagnare BTC prodotti attraverso l’attività estrattiva.

La prevendita del token BTCMTX, la criptovaluta nativa della piattaforma Bitcoin Minetrix, ha già raccolto più di 10,8 milioni di dollari, testimoniando l’enorme successo riscosso da questo progetto.

I token BTCMTX sono attualmente disponibili al prezzo unitario di 0,0134 dollari, ma il loro valore è destinato a salire ancora, e di molto, non appena sarà quotato sugli exchange nel corso di questo mese.

Il progetto ha attirato l’interesse di numerosi sostenitori dell’originale Bitcoin, che lo considerano un investimento parallelo degno di nota.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

 

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