La SEC non riesce a notificare la causa legale a Richard Heart, fondatore di Hex e PulseChain!

Lucio Prosperi
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La Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti sta incontrando difficoltà nel notificare una causa legale a Richard Schueler – meglio conosciuto come Richard Heart – il fondatore di Pulsechain, PulseX e del controverso progetto Hex, non esattamente tra le migliori crypto su cui investire.

La SEC afferma di non aver ancora ottenuto conferma che l’azione legale contro Schueler sia stata notificata, nonostante la richiesta al Ministero della Giustizia finlandese di farlo ad Helsinki.

La teleconferenza originariamente programmata per il 28 novembre è stata rinviata al 30 gennaio 2024 su decisione della giudice Peggy Kuo, che sovraintende il caso presso il Distretto Orientale di New York. La SEC sostiene la giurisdizione in questo distretto, basandosi sull’argomento che molte delle transazioni di criptoasset correlate al caso sono avvenute su Uniswap, una piattaforma di trading decentralizzata con sede a Brooklyn.

L’ultima presentazione della SEC evidenzia che la commissione informerà il tribunale sullo stato dei suoi sforzi di notifica in base alla Convenzione entro il 15 dicembre 2023. Se la notifica non sarà stata effettuata entro tale data, la SEC prevede di cercare alternative in conformità con la Regola 4(f) delle Norme Federali di Procedura Civile.

Un passo indietro

Ma perché la SEC ce l’ha tanto con il fondatore di PulseX? I fatti risalgono al 31 luglio 2023, quando la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti ha presentato una causa legale contro Schueler/Heart per presunta vendita di titoli non registrati e frode agli investitori.

L’accusa è che Hex, PulseChain e PulseX – le società di Heart – violino le leggi federali sulla sicurezza attraverso l’offerta e la vendita non registrata di titoli. In particolare l’attenzione dell’accusa si è concentrata sulle attività di raccolta fondi che hanno portato a incassare oltre 1 miliardo di dollari per questi progetti.

La SEC sostiene che Heart abbia truffato gli investitori attraverso l’appropriazione indebita di fondi, dirottando almeno 12 milioni di dollari per acquisti personali, tra cui diverse auto sportive – come McLaren e Ferrari – gioielli e orologi di lusso, invece di utilizzare il denaro per sviluppare i protocolli.

La causa legale ha preso di mira anche il controllo del progetto da parte di Heart e in modo particolare le sue dichiarazioni riguardo ai potenziali aumenti di valore e alla funzione di staking progettata per incoraggiare i detentori di token a bloccarli in cambio di ricompense.

Pubblicità ingannevole


Secondo quanto riportato nell’accusa da parte della SEC, Heart ha iniziato a promuovere Hex nel 2018, definendolo come il primo “certificato di deposito blockchain ad alto rendimento” e a pubblicizzare i token Hex come un “investimento progettato per rendere le persone ricche”.

Dal dicembre 2019 al novembre 2020, Heart e Hex avrebbero offerto e venduto i token in un’offerta non registrata, raccogliendo più di 2,3 milioni di Ethereum (ETH), anche attraverso transazioni di “riciclaggio” che avrebbero permesso al fondatore del progetto di ottenere segretamente il controllo di ulteriori token Hex.

La denuncia afferma inoltre che, tra luglio 2021 e marzo 2022, Heart avrebbe orchestrato altre due offerte di titoli crittografici non registrate, ciascuna delle quali avrebbe raccolto centinaia di milioni di dollari in asset crittografici.

Secondo quanto dichiarato, tali fondi erano destinati a sostenere lo sviluppo di una presunta rete di asset crittografici, PulseChain, e di una presunta piattaforma di trading di asset crittografici, PulseX, attraverso le offerte dei loro token nativi, rispettivamente PLS e PLSX.

Heart/Schueler avrebbe anche progettato e pubblicizzato una cosiddetta funzione di “staking” per i token Hex, affermando che avrebbe garantito rendimenti fino al 38%. Nella denuncia si legge anche che Heart avrebbe cercato di eludere le leggi sui titoli chiamando gli investitori a “sacrificare” (anziché “investire”) i loro asset crittografici in cambio di token PLS e PLSX.

“Heart ha chiesto agli investitori di acquistare titoli crittografici in offerte che non ha registrato. Ha poi truffato questi investitori spendendo alcuni dei loro asset crittografici per acquistare beni di lusso”, ha dichiarato Eric Werner, Direttore dell’Ufficio Regionale di Fort Worth. “Questa azione cerca di proteggere gli investitori e di rendere Heart responsabile delle sue azioni.”

I fatti, al momento, sembrano confermare quanto detto dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, visto che il prezzo di Hex ha subito una diminuzione del 98,4% rispetto al suo massimo storico e i token  degli altri due progetti – PulseChain e PulseXv- hanno perso rispettivamente il 78% e il 64% nell’ultimo anno.

La denuncia chiede un provvedimento inibitorio nei confronti di Heart/Schueler, la restituzione dei profitti illeciti oltre agli interessi pregiudizievoli, sanzioni e altri provvedimenti equi.

 

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