Senatori del Congresso chiedono alla SEC un rapporto sulla violazione dell’account X

Aniello Raul Barone
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Due senatori statunitensi, J.D. Vance e Thom Tillis, hanno espresso preoccupazione in merito alla recente violazione dell’account X (ex Twitter) della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti.

I due senatori hanno inviato una lettera indirizzata al presidente della SEC, Gary Gensler, con la richiesta che venga consegnato al Congresso un rapporto dettagliato.  Inoltre, hanno sottolineato la necessità di eseguire una valutazione delle procedure interne di sicurezza informatica della Commissione.

I senatori Vance e Tillis hanno descritto la violazione come “una questione che suscita gravi preoccupazioni”, e hanno aggiunto che contraddice la missione principale della SEC, che è quella di proteggere gli investitori, mantenere i mercati equi e facilitare la crescita del capitale.

I senatori hanno espresso la loro preoccupazione per la confusione causata dall’hacking e hanno fatto riferimento a un regolamento sulla cybersicurezza. Di conseguenza hanno sollecitato la SEC a fornire al Congresso, il prima possibile, un rapporto completo sull’incidente. La lettera, datata 9 gennaio, fissa al 23 gennaio la scadenza ultima per la stesura del rapporto.

Inoltre, i senatori hanno ricordato alla SEC il mandato che impone alle aziende di divulgare l’impatto degli incidenti di cybersicurezza entro quattro giorni.

Compromesso l’account X della SEC


La violazione si è verificata il 9 gennaio, quando l’account X della SEC ha condiviso un falso tweet che suggeriva l’approvazione degli ETF Bitcoin spot negli Stati Uniti.

Tuttavia, l’entusiasmo della comunità crypto è durato poco, poiché il presidente Gary Gensler ha rapidamente smentito la fake news rivelando che l’account X della SEC era stato compromesso e che il post era stato pubblicato senza autorizzazione.

L’incidente non solo ha causato confusione tra gli investitori e sui mercati, ma ha anche evidenziato come la SEC sia di fatto vulnerabile agli attacchi informatici e alle minacce online.

Un’indagine interna condotta da X ha confermato che, al momento della violazione, l’account della SEC non aveva l’autenticazione a due fattori.

Il rapporto afferma che la compromissione non è stata causata da una violazione dei sistemi di X, ma piuttosto da un individuo che ha ottenuto il controllo di un numero di telefono associato all’account @SECGov attraverso una terza parte.

Diversi funzionari governativi, tra cui i senatori Cynthia Lummis e Bill Hagerty, nonché la rappresentante Ann Wagner, hanno fatto eco alle preoccupazioni sollevate dai loro colleghi del Congresso.

Hagerty ha chiesto una piena divulgazione sulle dinamiche dell’incidente, mentre Lummis ha sottolineato i rischi associati agli annunci fraudolenti e ha chiesto chiarezza su questo tipo di incidenti, dal momento che possono essere facilmente sfruttati per manipolare i mercati.

Gli ETF Bitcoin spot non sono stati ancora approvati


Fino a questo momento non è stato ancora approvato nessun ETF Bitcoin spot, ma si prevede che la SEC approvi finalmente un primo gruppo di ETF nella tarda serata di mercoledì 10 gennaio.

I dirigenti di alcune società emittenti di ETF, parlando a condizione di anonimato, hanno dichiarato a Reuters di essere rimasti sorpresi dal tweet con la falsa dichiarazione di approvazione.

Adesso, a seguito dell’hack, uno dei dirigenti ha detto di essere “preoccupato” che la SEC possa ritardare o addirittura rifiutare l’approvazione degli ETF spot su Bitcoin.

Due società emittenti, sempre a condizione di anonimato, hanno affermato che non è stata ancora chiarita la questione relativa al potenziale impatto che l’hack avrebbe avuto sulle tempistiche di approvazione degli ETF spot su Bitcoin.

 

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