Vitalik Buterin annuncia lo sviluppo di Ethereum “The Purge”

Aniello Raul Barone
| 3 min read

Buterin annuncia “The Purge”

Il cofondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, è recentemente intervenuto su X con un post in cui delinea le prossime fasi dell’opera di semplificazione del protocollo, denominata in codice “The Purge“.

Questo  sviluppo è finalizzato a ottimizzare il protocollo Ethereum riducendo i requisiti di archiviazione dei dati storici, con la conseguente diminuzione del carico sugli hard disk degli operatori dei nodi e la riduzione significativa del debito tecnico associato al protocollo.

In parole povere, “The Purge” è un progetto per snellire Ethereum e risolvere i problemi tecnici accumulati. L’annuncio di Buterin lascia sottintendere l’esistenza di altre proposte di miglioramento di Ethereum (EIP) che condividono lo stesso obiettivo di semplificazione.

Vitalik Buterin di Ethereum svela “The Purge” per semplificare il protocollo Blockchain

Nella recente relazione, il cofondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha evidenziato l’implementazione dell’Ethereum Improvement Protocol (EIP)-6780 durante l’hard fork dell’aggiornamento Dencun, che ha semplificato in modo significativo il protocollo Ethereum riducendo le funzioni del codice “SELFDESTRUCT” e migliorando le misure di sicurezza.

Uno dei cambiamenti critici dopo l’EIP-6780 è l’introduzione di un numero massimo di slot di memoria che possono essere modificati in un singolo blocco, determinato in maniera approssimativa dal limite di gas diviso per 5000.

Buterin ha espresso ottimismo sul fatto che i futuri EIP elimineranno la funzione SELFDESTRUCT, migliorando ulteriormente la sicurezza e l’efficienza della rete.

Il nome The Purge (L’epurazione), è stato scelto apposta da Buterin perché prevede anche un’opera di pulizia completa all’interno del client Ethereum di Geth, volta a eliminare il codice ridondante venutosi a creare in seguito alla transizione dal meccanismo Proof-of-Work (PoW) a quello Proof-of-Stake (PoS).

Le recenti proposte di perfezionamento di Ethereum hanno contribuito a migliorare anche le modalità di gestione degli account vuoti, migliorando l’efficienza complessiva del codice.

Inoltre, poiché uno degli obiettivi principali di The Purge è quello di ottimizzare l’archiviazione dei dati sulla blockchain di Ethereum, L’EIP-4444 adottata durante l’aggiornamento Dencun, introduce il concetto di “blob” per l’archiviazione di dati specifici, riducendo i requisiti di archiviazione a lungo termine e facilitando la partecipazione dei nodi.

La proposta suggerisce anche di rimuovere automaticamente i blocchi più vecchi dopo un determinato periodo di tempo, riducendo ulteriormente le esigenze di archiviazione.

Buterin ha sottolineato che The Purge migliorerebbe la decentralizzazione dei nodi di Ethereum, distribuendo i dati storici in modo più efficace nella rete.

Inoltre, anche se non tutti i nodi memorizzeranno i dati storici completi, Buterin ha dichiarato che si stanno studiando soluzioni come i block explorer e le reti peer-to-peer decentralizzate per garantirne l’accessibilità.

In aggiunta, The Purge prevede di valutare e ottimizzare i contratti Ethereum precompilati e di introdurre una nuova struttura di dati chiamata SimpleSerialize (SSZ) per sostituire l’attuale struttura a blocchi, semplificando l’utilizzo dei dati e i processi di sviluppo.

Vitalik solleva preoccupazioni sulle complesse soluzioni di scalabilità di livello 2


Il 30 dicembre 2023, il cofondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha aggiornato la roadmap di Ethereum, sottolineando i progressi significativi nelle iniziative Surge (rollup scaling), tra cui EIP-4844 e i progressi nelle tecnologie rollup.

Inoltre, Buterin ha sottolineato la necessità di migliorare a lungo termine gli standard e l’interoperabilità tra rollup per migliorare l’ecosistema di Ethereum.

D’altronde, Buterin ha recentemente espresso le sue preoccupazioni per le soluzioni di scalabilità Layer 2 troppo complicate negli ecosistemi blockchain. Egli ha utilizzato i social media per sottolineare i potenziali rischi associati alle reti Layer 2 complesse e ha esortato a un approccio più equilibrato allo sviluppo.

Nella comunità blockchain prevale la convinzione che le reti di livello 1 debbano privilegiare la semplicità per ridurre al minimo i bug e i vettori di attacco critici. Questo approccio delega le funzionalità più complesse alle reti di livello 2, che sono specializzate nel fornire soluzioni di scalabilità.

Buterin ha sottolineato la gravità dei bug critici nelle reti Layer 2, affermando che mentre le blockchain Layer 1 possono riprendersi in tempi relativamente brevi dai fallimenti del consenso, lo stesso tipo di fallimenti, nel Layer 2, potrebbero portare a una perdita permanente dei fondi degli utenti. Di conseguenza ha messo in guardia dalla crescente complessità delle soluzioni Layer 2 e dai rischi che esse comportano.

Proponendo una strategia alternativa, Buterin ha suggerito di potenziare le reti di livello 1 con funzioni sofisticate in modo da alleggerire il peso delle reti di livello 2, consentendo loro di rimanere ragionevolmente semplici.

Riducendo la complessità delle reti Layer 2, si potrebbero attenuare i rischi di bug critici e di vulnerabilità della sicurezza, salvaguardando i fondi degli utenti e migliorando l’affidabilità del sistema.

 

Leggi anche: