Binance continuerà a negoziare le Privacy Coin anche in Italia

Roberto Migliore
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Cambio di rotta repentino per Binance sul tema privacy coin, le crypto che consentono di mantenere l’anonimato degli utenti. Permettono infatti di occultare gli indirizzi dei walllet che hanno finalizzato la transazione e l’importo inviato.

Queste criptovalute sono finite nel mirino degli enti regolatori perché favoriscono il riciclaggio di denaro. Al tempo stesso, però, forniscono un servizio utile per chi vuole mantenere l’anonimato per motivi perfettamente legali.

Pensate ad esempio a chi effettua una donazione e non vuole renderlo pubblico, o a trasferimenti di denaro da parte di persone perseguitate per motivi politici nel loro Paese.

Una questione di difficile gestione e che somiglia per certi versi all’annoso problema dei mixer crypto.

L’exchange ha comunicato che non delisterà più alcune privacy coin in Spagna, Francia, Italia e Polonia come aveva invece annunciato il 26 giugno tramite una comunicazione via mail agli utenti europei.

La decisione arriva dopo le proteste della community ma è legata anche alle nuove normative anti riciclaggio che entreranno in vigore con il MiCA, il regolamento europeo per le criptovalute.

Una decisione a metà


In realtà non si tratta di un completo cambio di rotta. A salvarsi saranno solo 7 dei 12 token “incriminati” ovvero:  Decred (DCR), Dash (DASH), Zcash (ZEC), PIVX (PIVX), Navcoin (NAV), Secret (SCRT) e Verge (XVG).

Binance ha invece confermato che Beam (BEAM), Monero (XMR), MobileCoin (MOB), Firo (FRO) e Horizen (ZEN) rimangono soggetti a restrizioni”.

“Abbiamo rivisto il modo in cui classifichiamo le monete incentrate sulla privacy sulla nostra piattaforma, prendendo in considerazione attentamente il feedback della nostra comunità e dei vari progetti, al fine di conformarci ai requisiti normativi dell’Unione Europea”,

In precedenza, altre piattaforme di scambio di criptovalute come Kraken, Bittrex e Huobi avevano delistato alcune privacy coin come Dash e Monero.

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