Epic Games di Fortnite licenzia 870 persone: Il metaverso è stato un flop

Marcello Bonti
| 2 min read

Epic Games la società che ha creato il popolare videogioco Fortnite, sta licenziando circa 870 dipendenti per ridurre i costi e cercare di salvare l’azienda.

Epic Games rinuncia al 16% dei dipendenti


L’annuncio è arrivato giovedì dall’amministratore delegato Tim Sweeney con una nota poi diventata un post sul blog.

La ragione della contromisura è che le spese hanno superato le entrate, specie per via delle aspettative irrealistiche sullo sviluppo del metaverso.

“A lungo abbiamo speso molto più di quanto abbiamo guadagnato investendo nell’evoluzione di Epic e sviluppando Fortnite come un ecosistema ispirato al metaverso su misura dei creator.”

Tim Sweeney ha dichiarato che Epic con la piattaforma Unreal Engine, ha adottato misure di contenimento dei costi in ambiti come marketing ed eventi. Lo sforzo non è stato sufficiente e sono arrivati i licenziamenti per ottenere la necessaria stabilità finanziaria.

“Sono stato a lungo ottimista sul fatto che avremmo potuto superare questa fase senza licenziamenti ma col senno di poi mi rendo conto che il piano non era realistico.”

Epic Game ha esplorato il territorio della creator economy


Sweeney ha spiegato che Epic ha tentato la strada della creator economy. In pratica ha affittato la piattaforma ai giocatori che potevano creare e vendere i propri contenuti di gioco, ottenendo il 40% dei ricavi.

L’idea non è piaciuta e non ha portato i risultati sperati alla compagnia. In più si sono ridotti i margini di profitto, cosa che ha contribuito alla scelta dei licenziamenti.

Sweeney ha poi spiegato che “il successo dell’ecosistema dei creator è un grande risultato ma ha comportato un cambiamento strutturale importante per il nostro modello di business”.

L’unica soluzione sono i licenziamenti


Epic Games venderà anche altre sezioni della compagnia e prevede ulteriori licenziamenti nel prossimo futuro.

Anche il settore dei videogiochi ha affrontato un anno difficile. Non solo Epic Games ma anche molti nomi del comparto tech hanno scelto la strada dei licenziamenti.

Lo hanno fatto giganti come Riot Games, Ubisoft e Activision Blizzard. Studi più piccoli come Romino Games e Volition hanno addirittura chiuso per colpa delle difficoltà finanziarie.

BioWare e Firaxis Games sono tra le compagnie che hanno scelto di ridurre l’organico per superare il periodo di incertezza. BioWare ha licenziato circa 50 dipendenti, mentre Firaxis Games ha lasciato a casa circa 30 persone.

Fa un certo effetto sapere che anche Sega ha ridimensionato le aspettative e ha cancellato il progetto fantasy e multiplayer Hyenas, che aveva già annunciato. Anche altri progetti non ancora annunciati sono stati smantellati per ridimensionare i costi nella sezione europea.

Epic Games svende per fare cassa


Non solo licenziamenti, Epic Games ha deciso di vendere Bandcamp, il servizio musicale che fa concorrenza a Spotify e permette ai musicisti di vendere la propria musica.

Epic Games aveva acquisito la compagnia lo scorso anno ma adesso la venderà a Songtradr, che offre servizi di licenze in ambito musicale.

Epic rinuncerà anche alla sua società di marketing, SuperAwesome, punto di riferimento per la promozione di prodotti online su misura di bambino. Questa divisione diventerà autonoma e sarà guidata dall’attuale CEO, Kate O’Loughlin.

Senza Bandcamp e SuperAwesome, Sweeney ha dichiarato che circa 250 persone non saranno più nel libro paga della compagnia.

Al personale licenziato, Epic Games ha dichiarato che pagherà l’equivalente di sei mesi di stipendio, mentre per i residenti in Stati Uniti, in Canada e in Brasile è prevista la copertura delle spese sanitarie per altri sei mesi.

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