Il CEO di JPMorgan: Jamie Dimon, si scaglia contro le criptovalute

Aniello Raul Barone
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Il CEO di JPMorgan, Jamie Dimon, ha dichiarato che le criptovalute sono strumenti utili soltanto per i criminali e gli spacciatori, per il riciclaggio di denaro e per l’evasione fiscale.

L’amministratore delegato di JPMorgan Jamie Dimon si scaglia contro le criptovalute


In occasione di una riunione per esaminare il sistema bancario, Jamie Dimon, CEO di JPMorgan, ha confermato la sua sfiducia nei confronti delle criptovalute. Jamie Dimon ha infatti dichiarato che:

“Se io fossi il governo, le farei sparire”.

Vale la pena ricordare che la JPMorgan Bank utilizza la tecnologia blockchain. Inoltre, il 25 ottobre dello scorso anno, ha rivelato che la sua JPM Coin ha generato più di 1 miliardo di dollari in transazioni di criptovalute.

Tuttavia, secondo il presidente, questa tecnologia di “transazioni istantanee” permette di aggirare il sistema bancario costruito “nel corso di diversi decenni”.

Insomma, nonostante JPMorgan si affidi giornalmente a questa tecnologia per elaborare miliardi di transazioni, Jamie Dimon pare non sia ancora convinto del potenziale delle criptovalute.

La senatrice Warren, nota per le sue posizioni anti-crypto, appoggia Dimon


La senatrice democratica Elizabeth Warren ha mostrato il suo sostegno all’amministratore delegato di JPMorgan. Durante l’udienza, Warren ha dichiarato:

“Sono sempre stata profondamente contraria alle criptovalute”

Le affermazioni della senatrice sono pienamente coerenti con la sua condotta politica. In passato, infatti, la rappresentante democratica dello stato del Massachussets si è adoperata per introdurre una legge anti-crypto fortemente criticata sia dai repubblicani sia dagli stessi democratici.

Anche la sua campagna di rielezione fu incentrata principalmente sul settore delle criptovalute, e in particolar modo su un “piano di costituzione di un esercito anti-crypto, lasciando intuire che la posizione della senatrice Warren in materia di criptovalute, si spinge palesemente all’estremo contrario.

JPMorgan vuole abbattere le criptovalute?


È in questo contesto che molti sostenitori delle criptovalute giudicano queste operazioni come dei tentativi per difendersi dall’inevitabile.

In effetti, la capitalizzazione di mercato di Bitcoin è doppia rispetto a quella di JPMorgan. Di conseguenza appare chiaro che le banche avrebbero tutto da perdere se nel prossimo futuro Bitcoin e le criptovalute diventassero il cuore dell’economia globale.

Non soddisfatto delle sue argomentazioni contro le criptovalute, Jamie Dimon ha afferma che gli atti illeciti avvengono soprattutto sulle reti blockchain.

Tuttavia, come molti utenti hanno sottolineato, secondo le Nazioni Unite anche il sistema bancario ha registrato tra gli 800 e i 2.000 miliardi di dollari utilizzati per atti illeciti. Al contrario, l’uso illecito di Bitcoin rappresenta soltanto l’1% dei trasferimenti totali (rispetto al 2-5% delle banche).

Inoltre, da questo punto di vista JPMorgan e i suoi concorrenti sono esempi perfetti. Dal 2000, le banche sono state costrette a pagare più di 380 miliardi di dollari in multe per frode. Tra queste c’è anche JPMorgan che è stata sanzionata più volte per un ammontare complessivo di oltre 39 miliardi di dollari.

Queste cifre ci rassicurano anche sulla vicenda di Binance, recentemente accusata di frode e costretta a pagare una multa di 4 miliardi di dollari. Una somma che, messa in confronto con le cifre del sistema bancario tradizionale, assume tutt’altra prospettiva.

In merito a queste argomentazioni, la podcaster Natalie Brunell, giornalista investigativa con anni di esperienza ed educatrice di Bitcoin, ha dichiarato:

“Non dobbiamo essere contro Jamie Dimon per essere a favore del Bitcoin. Dimon è salito al vertice di un sistema opaco, mentre Bitcoin è un sistema aperto. È al vertice di un sistema in cui l’assunzione di rischi è disaccoppiata dalle conseguenze, mentre Bitcoin si basa sui mercati liberi e sulla proof of work. Il nuovo sistema aperto e libero sostituirà il vecchio sistema chiuso e questo, Dimon, un giorno lo capirà!”.

Altri ricordano che una storia analoga è avvenuta tra Netflix e Blockbuster. Di conseguenza, ciò non fa che dimostrare che JPMorgan sta continuando la sua campagna di FUD (Fear, Uncertainty and Doubt, ovvero: paura, incertezza e dubbio) contro le criptovalute.

 

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