L’intervista esclusiva a Cyrus Fazel, fondatore e CEO di Swissborg

Sauro Arceri
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Durante il CV Summit 2023, il fondatore e CEO di SwissBorg, Cyrus Fazel, ha concesso un’intervista alla redazione francese di Cryptonews. Fazel ha spiegato come si sta evolvendo la piattaforma SwissBorg e ha parlato degli ultimi sviluppi della blockchain e della regolamentazione del settore.

CN: Come si definisce oggi SwissBorg?

Abbiamo sempre cercato di essere qualcosa in più di un semplice exchange. Ci consideriamo più un meta-exchange, nel senso che cerchiamo liquidità sulle migliori piattaforme di trading di criptovalute. La prossima idea è di andare un po’ oltre, Lo annunceremo prossimamente durante il Solana Breakpoint.

La missione di SwissBorg, a differenza di quella degli altri exchange, è sempre stata quella di sostenere gli utenti nella loro ricerca dell’indipendenza finanziaria. Il nostro prossimo passo sarà quello di creare un servizio che aiuti le persone a gestire il proprio patrimonio in maniera efficace.

Per questa ragione ci stiamo orientando sempre più verso strumenti provenienti dal mondo della finanza tradizionale, ma in relazione agli asset digitali, e quindi destinati a una comunità animata da un forte spirito Web3.

CN: Gli ETF su Bitcoin ed Ethereum sono molto in voga. È ipotizzabile che questi asset possano un giorno essere offerti su SwissBorg?

Non credo che SwissBorg offrirà mai degli ETF sulle criptovalute. La cosa più importante della blockchain è il possesso dei beni e dei dati, ma un ETF è esattamente l’opposto: si investe in un fondo che a sua volta investe in un asset sottostante.

Quello che cerchiamo davvero, invece, è un’esposizione diretta. Le risorse che proponiamo, per esempio, sono dei pacchetti in cui ogni investitore possiede i relativi asset che li compongono.

Questo è importante perché l’asset può essere collateralizzato e depositato su un wallet, in modo da diventarne il reale proprietario.

C’è stato il CeFi trend, poi il DeFi, e il CeDeFi. A che punto siamo oggi?

È un’ottima domanda. A m io parere la DeFi al 100% non esiste, e la CeFi ha le sue ragioni di esistere. Mescolare le due cose on-chain è senza dubbio il modo migliore di procedere.

Il Web3 sembra orientarsi sempre più verso il Web2 e viceversa. Il futuro è nel web2.5?

Esattamente, le due cose si allineeranno. È Reddit che riesce a diffondere i suoi NFT ovunque senza che nessuno sappia che sono NFT; è il mondo dei giochi Web3 che inizia a costruire veri videogiochi, non solo schemi Ponzi divertenti.

L’idea è quella di creare valore per la comunità, non di renderla schiava della piattaforma e, d’altra parte, utilizzare la collaudata UX/UI del Web2. Prendiamo come esempio Fever, che è in parte concorrente di X (ex-Twitter): Fever incarna il meglio di entrambi i mondi.

In una recente tavola rotonda ha detto: “Investite in ciò che usate, non solo in ciò che capite”. Cosa intendeva dire?

Penso che l’utilità sia la cosa più preziosa. Ed è solo così che non si diventa emotivamente stupidi. Se c’è una volatilità al ribasso è meno probabile che si voglia vendere sulla base delle emozioni perché si sta utilizzando il prodotto.

Ho capito davvero Bitcoin la prima volta che ho inviato denaro a mio padre, in Iran, perché non c’era altro modo.

Se guido una Tesla e ho guadagnato il 200% sul prezzo delle azioni, questo mi farà venire voglia di comprarne un’altra. C’è un circolo virtuoso che si viene a creare tra il proprietario e l’utente.

Parliamo di regolamenti: siete pronti per le normative MiCA?

È una domanda difficile a cui rispondere. Siamo regolamentati dal PSAN in Francia e dall’UIF in Estonia, due organismi molto credibili, ma che non fanno le stesse domande.

Quindi non so ancora come sarà l’armonizzazione nel giugno 2024 e se la BaFin avrà la stessa versione degli altri.

Sono fiducioso che avverrà, ma forse non così facilmente come si pensa.

 

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